La Facoltà di Architettura di Trieste, ha bandito un concorso internazionale di disegno a mano libera o al computer dal titolo «Car design»...
I temi su cui si richiede di riflettere e proporre delle soluzioni progettuali per l’automobile del futuro sono l’ingombro e l’abitabilità delle automobili, l’utilizzo in ambito urbano e extraurbano.
L’automobile potrà essere individuata tra le seguenti tipologie:
- dream car: bella e impossibile
- city car
- family car
Il progetto dovrà essere originale e realizzabile. Sarà inoltre valutata con particolare attenzione la qualità della rappresentazione grafica a seconda che sia stata realizzata a mano o con l’ausilio del computer.
Il montepremi complessivo previsto è di 1.800 euro ripartito come segue:
I premio: 1000 euro;
II premio: 500euro;
III premio: 300euro.
Il termine per la consegna degli elaborati è stato fissato per il 30 aprile prossimo.
Il link qui
" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "
31 gennaio 2009
30 gennaio 2009
Rassegna Stampa 30_01_2009
E' un continuo susseguirsi di articoli su varie testate giornalistiche. Tutte inerenti alla lettera di "protesta" al trasloco di Facoltà.
E' un continuo susseguirsi di articoli su varie testate giornalistiche. Tutte inerenti alla lettera di "protesta" al trasloco di Facoltà.
E' un continuo susseguirsi di articoli su varie testate giornalistiche. Tutte inerenti alla lettera di "protesta" al trasloco di Facoltà.
New Landscapes - convegno, conferenza e mostra
A Venezia, presso la Fiera HABITAT - BIOEDILIZIA si svolge la mostra NEW LANDSCAPES (Nuovi paesaggi) che è una rassegna di venti progetti significativi, realizzati da progettisti di fama internazionale, che attraverso soluzioni innovative propongono nuovi linguaggi estetici con una forte valenza etica.
La mostra sarà occasione di conoscenza diretta di nuovi progetti architettonici e di trasformazione territoriale in cui sono state impiegate tecnologie e soluzioni avanzate. L'esposizione intende promuovere
un nuovo approccio e una nuova sensibilità progettuale partendo da alcuni esempi concreti già realizzati.
La mostra verrà accompagnata da due conferenze:
- conferenza "ambiente e territorio sostenibile, esperienze e progetti recenti" il giorno venerdi 23 gennaio ore 15.00 presso l'auditorium Iuav di Santa Marta e la
- conferenza "come ci condizionano le variazioni climatiche: quali buone pratiche attivare" presso la fiera Habitat, Venezia Terminal Passeggeri il giorno 31 gennaio ore 10.30.
L'iniziativa è promossa dal GiArch _Coordinamento Nazionale Giovani Architetti Italiani e da AGAVE _Associazione Giovani Architetti di Venezia in collaborazione con innovazionesostenibile.it.
Con la collaborazione e il patrocinio di:
Ordine Architetti della Provincia di Venezia
Commissione Europea _ Programma SEE
Magistrato alle Acque di Venezia
Regione Veneto
Comune di Venezia
http://www.agavenezia.it/
Università IUAV di Venezia
Rassegna Stampa 29_01_2009
Un pò in ritardo ma ecco la rassegna stampa di oggi. Abbiamo 2 articoli per Il Piccolo ed uno per il Messaggero Veneto.
A voi!
Buona lettura!
A voi!
Buona lettura!
28 gennaio 2009
Bando Erasmus 2009-2010
Si comunica che è stato approvato il Bando Erasmus Studio 2009/2010, che offre agli studenti del nostro Ateneo la possibilità di effettuare un periodo di studio presso un'università straniera.
27 gennaio 2009
Stazione Rogers
giovedì 29 gennaio dalle 18,00 alle 21.30
COCKTAIL TWIST
aperitivo con sonorizzazione
Towa è il dj che selezionerà per Stazione Rogers una curiosa playlist a base di electro-pop giapponese. Un occasione in più per scoprire qualcosa di nuovo e abbinarlo a un buon bicchiere di vino.
venerdì 30 gennaio ore 18,30
PUBLIC ART A TRIESTE E DINTORNI
presentazione del volume a cura del Gruppo 78
La pubblicazione sarà presentata da Maria Campitelli ed Elisa Vladilo, che hanno curato sia gli eventi di Public Art svoltesi tra il 2007 e il 2008 che il volume stesso. Interverrà anche Borut Vogelnik, del Gruppo Irwin di Lubiana. Parteciperanno alla presentazione la Presidente della Provincia dott. Maria Teresa Bassa Poropat, e il Direttore dell’Area Educazione del Comune, dott. Enrico Conte. In rappresentanza della Regione parteciperà il consigliere Piero Camber, Presidente della VI Commissione consiliare.
La presentazione sarà corredata dalla visualizzazione di alcuni video illustrativi degli eventi stessi.
“Public Art a Trieste e dintorni” è innanzi tutto il documento di un’articolata operazione svoltasi nel capoluogo giuliano tra il 2007 e il 2008 per la promozione dell’Associazione culturale triestina Gruppo 78 I.C.A. a cura di Maria Campitelli con la collaborazione di Elisa Vladilo.
Risponde alla volontà di informare, da diversi versanti, su di un argomento mobile e sfuggente, aperto e in progress, non tanto con l’intento di definirlo in modo apodittico, quanto di coglierne l’essenza fondante nel suo farsi.
E’ l’arte che cresce fuori dai suoi spazi deputati, dal mitico quanto irreale white cube della galleria, dal sistema mercantile esaltato dalle fiere d’arte sparse nel pianeta. E’ l’arte che va incontro alla gente negli spazi pubblici – dove il termine “pubblico” conosce svariate declinazioni – che s’identifica nella quotidianità e nelle problematiche che la vita di ogni giorno comporta. E’ l’arte che pone alla base la relazione del sé con l’altro e compartecipa, in prospettive interdisciplinari, ad un miglioramento sostenibile dell’habitat e della qualità della vita, partendo dal concetto che è piattaforma e legante di ogni attività umana. “Public Art a Trieste e dintorni” compie questa esplorazione con “Manifesti d’artista”, vetrina d’arte aperta sulla strada, con una mostra documentativa internazionale disposta in tre locations, con site-specifics ed eventi di arte relazionale nel territorio urbano e suburbano, con lo svolgimento di vari workshop, con un convegno internazionale.
Assemblea di ieri 26 gennaio
Noi gestori del blog e un pò fautori del movimento...(GO NOTEGO PELCUL, e della relativa assemblea studentesca) ci dichiariamo all'unanimità ENTUSIASTISSIMI dell'affluenza e soprattutto della partecipazione con cui si è svolta l'assemblea di ieri!
Questo spazio,in attesa di riassumere a tutti coloro che ieri non sono potuti venire, e di mettere un pò di foto che attestito a costoro che gli studenti di Architettura sanno organizzarsi e riempire aule da 200 posti, è dedicato a tutti coloro che ieri invece c'erano e non hanno avuto il giusto spazio per dire la loro...spero che ne nasca un dibattito produttivo, magari con spunti su come muoversi in futuro,durante ma soprattutto dopo le risposte alla nostra lettera.
Chi ha il dovere di darci tali risposte, ora non può più nascondersi, perchè siamo una voce forte ora, tutti uniti...tutti assieme...per la libertà!!
Questo spazio,in attesa di riassumere a tutti coloro che ieri non sono potuti venire, e di mettere un pò di foto che attestito a costoro che gli studenti di Architettura sanno organizzarsi e riempire aule da 200 posti, è dedicato a tutti coloro che ieri invece c'erano e non hanno avuto il giusto spazio per dire la loro...spero che ne nasca un dibattito produttivo, magari con spunti su come muoversi in futuro,durante ma soprattutto dopo le risposte alla nostra lettera.
Chi ha il dovere di darci tali risposte, ora non può più nascondersi, perchè siamo una voce forte ora, tutti uniti...tutti assieme...per la libertà!!
23 gennaio 2009
Assemblea Straordinaria Studenti 26-01-2009
In risposta ai vari articoli usciti nella stampa regionale di questi giorni, ci troveremo Lunedì 26 alle ore 17:30 in H3, Aula A0, per preparare una lettera da mandare alle autorità, per far sentire anche la nostra opinione a riguardo del cosiddetto "trasloco a Gorizia".
Invito quindi tutti a partecipare, visto e considerato che soprattutto gli studenti dei primi anni sono i diretti interessati, e loro prima di tutti avrebbero il diritto di manifestare il loro disappunto.
Prego infine di far circolare la notizia il più possibile.
Saluti!
Invito quindi tutti a partecipare, visto e considerato che soprattutto gli studenti dei primi anni sono i diretti interessati, e loro prima di tutti avrebbero il diritto di manifestare il loro disappunto.
Prego infine di far circolare la notizia il più possibile.
Saluti!
22 gennaio 2009
Rassegna Stampa!!
La rassegna stampa di oggi! Sembra già deciso tutto anche se da quanto ho letto l'ultima parola resta al CdF (Consiglio di Facoltà).
Ricordo che, a tal proposito, all'intenro del Consiglio, abbiamo 5, dico 5!!!!, rappresentanti che si possono opporre con il loro voto!
dal Messaggero Veneto del 22-01-2009
.......
da Il Piccolo di Gorizia del 22-02-2009
da Il Piccolo del 22-02-2009
Ricordo che, a tal proposito, all'intenro del Consiglio, abbiamo 5, dico 5!!!!, rappresentanti che si possono opporre con il loro voto!
dal Messaggero Veneto del 22-01-2009
.......
da Il Piccolo di Gorizia del 22-02-2009
da Il Piccolo del 22-02-2009
19 gennaio 2009
Lettera al Preside!
Oggi è stato consegnata alla Segreteria della Presidenza, la suddetta lettera corredata di 150 firme di studenti! Non essendoci il Preside, la segretaria, c'ha risposto che nulla è stato effettivamente deciso. Nel caso si dovesse decidere qualcosa questo avverrebbe attraverso la delibera del Consiglio di Facoltà e dovrebbe avvenire entro il 31 gennaio 2009, per il prossimo anno, con comunicazione ufficiale al RAND, Registro Accademico della Didattica Nazionale.
Stiamo a vedere quindi..ma soprattutto pronti!
Stiamo a vedere quindi..ma soprattutto pronti!
18 gennaio 2009
16 gennaio 2009
NeWs!
E per tante brutte notizie che sembrano buttarci sempre + giù, reagiamo con qualcosa che almeno possa render la caduta + morbida. Nuovo acquisto per Santanasta. 4 nuove bellissime poltrone in pelle di Borruso, con la stessa tinta dell'abbronzatura....
Si ringraziano:
Poltrone: Borruso x la pelle, Zampollo per l'imbottitura
Ditta di traslochi: LampaDrome
Modello Foto: Ian
Foto: Drome
"Non c'è architettura tanto altera quanto quella che è semplice".
John Ruskin
John Ruskin
15 gennaio 2009
La nuova piazza Venezia
Nell’ottica del “mejo cussì che prima” o del “almeno i ga fato qualcosa” la nuova piazza ci può stare. Ma se si pensa ai soldi spesi per l’esecuzione e per la progettazione c’è da chiedersi se proprio non si poteva fare meglio....
La piazza è chiaramente disegnata in pianta con la successione rettilinea di fasce pavimentate e aiuole alberate, e in mezzo, simmetricissima, la statua di Massimiliano. Non si può parlare di scelta originale, ma va bene. La visuale viene convogliata verso la continuazione ideale sul molo pescheria (che forse prima o poi cesserà di essere un parcheggio) e il panorama del golfo e del castello di Miramare. Peccato che dall’altro lato, la prosecuzione ideale nel cuore del borgo Giuseppino verso il Rivoltella e via Torino sia tranciata da una striscia di asfalto e soprattutto da colonnette con catenelle di sbarramento. Così il percorso pedonale, anziché proseguire diagonalmente come invita l’occhio e il buonsenso, è dirottato in un passaggio angolare sul lato stretto del marciapiede opposto. Il tutto ovviamente ne simmetrico ne centrale all’impianto voluto per la piazza.
La pavimentazione è stata eseguita con il recupero dei bei masegni antichi con un andatura nell’isola centrale a dosso che ben si confà alla prospettiva. Lateralmente è stata utilizzata la medesima pietra, peccato però che sia stata pitturata con striscione segnaletiche bianche e gialle per le corsie e la fermata dei bus. Chissà se forse un maggior integrazione…..
Sul tratto prospiciente le rive invece è stata posta una corsia parallela di pietre moderne. E’ probabile la volontà di dare continuità al resto della pavimentazione dei marciapiedi del lungomare, e solo con pignoleria si potrebbe puntualizzare il mancato allineamento con questi, ma la pitturazione di strisce pedonali sulle pietre nuove con un bizzarro andamento diagonale salta proprio nell’occhio.
L’arredo urbano è stato risolto con la sistemazione di panchette monoposto che risolvono una volta per tutte la polemica dell’anno scorso sui barboni. Le postazioni, in fila e simmetriche, sono costituite da cubotti di calcestruzzo rivestiti di lastre di pietra di Aurisina: una rigidità che un po’ stona con la morbidezza degli altri materiale e c’entra poco con le altre pietre utilizzate, arenaria per la pavimentazione e pietra d’Istria per il basamento della statua. Lo zoccolo delle panchette, lasciato a vista è troppo alto per dare un effetto che non sia brutto e inoltre vi sono state applicate delle strisce di illuminazione a led che dovevano assolutamente essere integrate e nascoste.
Per fortuna la statua di Massimiliano riesce con la sua grazia a dare un tono di dignità all’insieme.
testo: Jo
foto: Lampa
La piazza è chiaramente disegnata in pianta con la successione rettilinea di fasce pavimentate e aiuole alberate, e in mezzo, simmetricissima, la statua di Massimiliano. Non si può parlare di scelta originale, ma va bene. La visuale viene convogliata verso la continuazione ideale sul molo pescheria (che forse prima o poi cesserà di essere un parcheggio) e il panorama del golfo e del castello di Miramare. Peccato che dall’altro lato, la prosecuzione ideale nel cuore del borgo Giuseppino verso il Rivoltella e via Torino sia tranciata da una striscia di asfalto e soprattutto da colonnette con catenelle di sbarramento. Così il percorso pedonale, anziché proseguire diagonalmente come invita l’occhio e il buonsenso, è dirottato in un passaggio angolare sul lato stretto del marciapiede opposto. Il tutto ovviamente ne simmetrico ne centrale all’impianto voluto per la piazza.
La pavimentazione è stata eseguita con il recupero dei bei masegni antichi con un andatura nell’isola centrale a dosso che ben si confà alla prospettiva. Lateralmente è stata utilizzata la medesima pietra, peccato però che sia stata pitturata con striscione segnaletiche bianche e gialle per le corsie e la fermata dei bus. Chissà se forse un maggior integrazione…..
Sul tratto prospiciente le rive invece è stata posta una corsia parallela di pietre moderne. E’ probabile la volontà di dare continuità al resto della pavimentazione dei marciapiedi del lungomare, e solo con pignoleria si potrebbe puntualizzare il mancato allineamento con questi, ma la pitturazione di strisce pedonali sulle pietre nuove con un bizzarro andamento diagonale salta proprio nell’occhio.
L’arredo urbano è stato risolto con la sistemazione di panchette monoposto che risolvono una volta per tutte la polemica dell’anno scorso sui barboni. Le postazioni, in fila e simmetriche, sono costituite da cubotti di calcestruzzo rivestiti di lastre di pietra di Aurisina: una rigidità che un po’ stona con la morbidezza degli altri materiale e c’entra poco con le altre pietre utilizzate, arenaria per la pavimentazione e pietra d’Istria per il basamento della statua. Lo zoccolo delle panchette, lasciato a vista è troppo alto per dare un effetto che non sia brutto e inoltre vi sono state applicate delle strisce di illuminazione a led che dovevano assolutamente essere integrate e nascoste.
Per fortuna la statua di Massimiliano riesce con la sua grazia a dare un tono di dignità all’insieme.
testo: Jo
foto: Lampa
14 gennaio 2009
Incontri di Architettura
Abaco Architettura, associazione culturale per l'architettura con sede a Vicenza, propone degli incontri di Architettura con i protagonisti della scena italiana ed internazionale.Questo il calendario:
Werner Tscholl
sabato 24 gennaio 2009
ore 17,00
Cino Zucchi
sabato 7 febbraio 2009
ore 17,00
Joao Nunes
sabato 21 febbraio 2009
ore 17,00
Gli incontri si terranno a Villa alle Scalette
Trend Group, p.le Fraccon 8, 36100 Vicenza tel: + 39 0444 338711
E' cortesemente richiesta la prenotazione
RSVP: previsioni@trend-vi.com
Werner Tscholl
sabato 24 gennaio 2009
ore 17,00
Cino Zucchi
sabato 7 febbraio 2009
ore 17,00
Joao Nunes
sabato 21 febbraio 2009
ore 17,00
Gli incontri si terranno a Villa alle Scalette
Trend Group, p.le Fraccon 8, 36100 Vicenza tel: + 39 0444 338711
E' cortesemente richiesta la prenotazione
RSVP: previsioni@trend-vi.com
10 gennaio 2009
09 gennaio 2009
Domande Costr III
Posto qui di seguito Materiale che potrà essere utile a tutti. Sono le domande aggiornate dell'esame di Costruzioni III, divise per PROGETTO e per i 4 docenti : GATTESCO, BARIZZA ,BENUSSI, SIMONATI (ex garofalo).
Spero quindi che le domande qui di seguito, che verranno integrate con il tempo, possano essere usate da tutti, con l'augurio di farne buon uso.
- Domande relative al progetto:
_come isolate?
_come ventilate? avete pensato a una ventilazione forzata?
_ponti termici?
_acustica?
_scolo delle acque? ma vi rendete conto di quante migliaia di litri d'acqua raccoglie una copertura così grande?
(p.s. per tutti quelli che come me hanno seguito il corso anni fa, è ovvia la perplessità che compare nelle nostre facce stupite di fronte a queste domande. Tali mancanze sono state rimproverate, e poi tollerate ma integrate dalle domande dell'approfondito orale di simonati)
_Dove avete previsto i giunti di dilatazione?
_A cosa serve questo elemento diagonale?
_Vi ispirate a qualche stadio esistente?
_Questa è un'unione a cosa? taglio? pressoflessione?
_Questo valore (nei calcoli) è la f di progetto? resistente? ammissibile?
_Che resistenza avete preso per la muratura? ma la muratura è piena o semipiena?
- Barizza:
_nella copertura del tuo stadio ci sono delle funi, avete calcolato la loro deformazione sotto sforzo? calcolala per il solo carico da neve (mi ha dato la calcolatrice e l'esercitazione, e con i dati l'ho calcolata)
_mi ha disegnato una trave vierendeel, con appoggi agli estremi, con carico uniformemente distribuito. Come disegni le diagonali perchè siano sempre tese? Quanto valgono le forze di trazione e compressione in mezzeria nell'asta superiore e in quella inferiore? (C=T C=M/h con h braccio della coppia di forze)
_trave reticolare_mettere i diagonali in base a un carico dato
_calcolare le reazoni vincolari, chiachierata sulle travi reticolari e su come funzionano,calcolo dello sforzo S di una fune
_archi in generale, tipi di archi e loro caratteristiche, svantaggi e vantaggi
_domanda inerente al tuo esercizio: fune appesa a due altezze diverse
_se trova qualche cosa sbagliata nei vostri conti vi fa ragionare su quella.
_esercitazione (arco+fune)
_trave reticolare (il calcolo veloce dele forze sulla trave sup e inf attraverso il momento)
_argomento a scelta: classificazione sistemi strutturali: resisenti per superficie
_Esercizio trave reticolare verticale e/o orizzontale con forza applicata su 1 nodo o su tutti.
_Argomento a scelta….(1 chiacchierata sugli archi – funi – superfici curve)… basta capire i concetti + importanti…blando
_Trave reticolare
_Funi
_Le reazioni di una fune
_Dimmi un progetto che conosci che ha archi come struttura portante
_Com'è il momento in una fune?
_Quali sono i metodi per risolvere le reticolari?
_Ti disegna una trave ad N o Pratt senza diagonali, con un carico applicato, e ti chiede di disegnare le diagonali in modo che siano compresse.
_Parlami del paraboloide iperbolico, e disegnalo
_Azione orizzontale di una fune caricata con carico uniformemente distribuito
_Differenza tra funi ed archi
_Reticolari a mensola
_Forze orizzontali e pretensione della fune.
- Benussi:
_collegamento trave trave (due doppio T) bullonato, soggetto a momento e taglio. Come le colleghi?
_Fare le verifiche a taglio del bullone e a rifollamento della lamiera.
_Disegnare bene il collegamento, abbastanza in scala, in pianta prospetto e sezione. E terminologia corretta.
_controventi in generale, negli edifici industriali, come funzionano, perché si mettono, tipi di controventi ecc..
_che profili si usano per i controventi(L), come si uniscono i diagonali di un controvento a croce di s.Andrea X (o tenenoli distanti uno dall’altro oppure rompendo un diagonale e poi inbullonandolo a quello che è rimasto intero)
_calcolo della forza in un diagonale di controvento
_verifiche delle bullonature(più che la formula a lui interessa il ragionamento che fai ma bisogna saper fare esercizi semplici)
_dimensionamento di una saldatura (ERA UNO DEI PIÙ PREOCCUPANTI E INCOGNITI, INVECE SI È RIVELATO IL PIÙ FACILE)
- Simonati:
_disegna il particolare dell'attacco a terra spiegandomi come organizzeresti lo scolo delle acque piovane. E disegna in sezione una pavimentazione in pietra. quanto è spessa una lastra in pietra da esterni? (6cm)
_disegna il particolare della copertura spiegando bene come isoleresti. quali tipi di isolanti esistono? fai esempi. che differenza c'è tra isolanti fibrosi e porosi? e a pori aperti o chiusi? quanto pesa un isolante al metro cubo? (50-100kg)
_come ti proteggi dal soleggiamento nel tuo progetto? se aggiungessi dei brise soleil, dove li metteresti?
_domande sui materiali(non lontane da quello che ci ha detto la Garofolo a lezione)
_risoluzione degli errori che ha riscontrato nel progetto
_possibili alternative per fare una facciata non portante
_ tipi di isolanti, elenco ordinato degli strati che compongono un pacchetto di copertura(ad esempio dove si mette la barriera al vapore)
_dove vanno gli impianti nel progetto,attenzione alla dispersione termica
_giuro che non ho neanche capito cosa mi ha chiesto !!!!!!
- Gattesco:
_ripartizione delle azioni orizzontali (formule e dimostrazioni, ma puoi guardare l'esercitazione)
_che verifiche fai dopo aver fatto la ripartizione delle azioni orizzontali?
_consolidamento solaio in legno con soletta in calcestruzzo: perchè si fa? che problemi risolve? quanto vale il coeff. efficienza della piolatura? (da 0 a 1 a seconda di connessione assente o connessione perfetta, e corregge il momento di trasporto di I).
_Quanto è spessa la soletta da normativa? 5cm.
_Come fa la soletta a trasmettere le forze orizzontali ai maschi? (mettendo armature) dove le metti? (sul perimetro per fare i cordoli perimetrali, così hai un braccio delle forze di traz e compress per resistere al momento)
_archi (parlare a ruota libera, facendo tutte le dimostrazioni)
_verifica a pressoflessione dei maschi soggetti a sisma rispetto all’esercitazione
_spiegazione formula della verifica a taglio per scorrimento
_chiacchierata su come si procede in caso di ristrutturazione di un edificio esistente, fasi che si seguono ecc..(parte iniziale della dispensa sugli edifici esistenti), tipo di interventi che si possono fare in caso di elementi spingenti.
_dimmi come funziona l' esercizio sul piolo.......(Che merda, non si capiva niente, state attenti che Lucia ha fatto vedere 2 metodi diversi insieme e Gatt ha detto che questo ha confuso le idee a tutti).
_fondazioni, Terzaghi
_qualche consolidamento di solaio
_esercitazione
_fattore di struttura q
_piolatura a cosa serve?calcolo I=Iw+nIc. efficenza gamma.Scorrimento e freccia
_sisma : zone sismiche; fattori di importanza; oscillatore-comportamento elastico a cfr con elasto-plastico; azione sismica-spettro; duttilità; forza sismica di progetto; analisi statica lineare; verifiche per azioni sismiche fuori piano
_Come si irrigidisce la fondazione e in particolare la formula dei micropali! ( >> formula di terzaghi senza un parametro)
_Fondazioni (generico)
_Archi (formule varie…praticamente tutte)
_Azioni fuori piano
_Coefficiente di forma q
_Solaio legno calcestruzzo
_Analisi di un edificio storico con analisi delle rotture
_I meccanismi di rottura del terreno ( tutto: disegni,% dei tipi di terreni, formula, spiegazione di tutti i parametri)
_tipi di interventi sulle murature (sia la divisione tra quelli superficiali tipo le iniezioni?!?mi sembra che profondi...tutto cn disegni e spiegazioni...li vuole sapere TUTTI..a me nn veniva in mente lo scuci-cuci c'ho messo dieci minuti a capire quale mi mancava...e nn ti molla finchè nn glieli dici tutti...).
_Sisma, in riferimento al parametro di coesione che incide nel sisma.
_Modi di vibrare
_Forze nel maschio. Quali sono i contributi e come li ripartisco
_Che quota parte della forza va su ciascun maschio, tenendo conto delle combinazioni
_Come cambia l'azione nel maschio a seconda delle forze orizzontali previste dalla normativa
_Difetti degli edifici storici in muratura
_Lesioni e altri segni che manifestano i tipi diproblemi delle murature storiche, e come risolverli
_Perchè sono importanti i collegamenti solaio-muratura?
_Interventi per solai di copertura
_Tipi di consolidamento
_Tipi di indagine
_Formula di Terzaghi
_Sisma (tutto!)
_Coefficiente di struttura q (sisma)
_Esercitazione Lucia - Consolidamento Solaio Legno-ClS
Spero quindi che le domande qui di seguito, che verranno integrate con il tempo, possano essere usate da tutti, con l'augurio di farne buon uso.
- Domande relative al progetto:
_come isolate?
_come ventilate? avete pensato a una ventilazione forzata?
_ponti termici?
_acustica?
_scolo delle acque? ma vi rendete conto di quante migliaia di litri d'acqua raccoglie una copertura così grande?
(p.s. per tutti quelli che come me hanno seguito il corso anni fa, è ovvia la perplessità che compare nelle nostre facce stupite di fronte a queste domande. Tali mancanze sono state rimproverate, e poi tollerate ma integrate dalle domande dell'approfondito orale di simonati)
_Dove avete previsto i giunti di dilatazione?
_A cosa serve questo elemento diagonale?
_Vi ispirate a qualche stadio esistente?
_Questa è un'unione a cosa? taglio? pressoflessione?
_Questo valore (nei calcoli) è la f di progetto? resistente? ammissibile?
_Che resistenza avete preso per la muratura? ma la muratura è piena o semipiena?
- Barizza:
_nella copertura del tuo stadio ci sono delle funi, avete calcolato la loro deformazione sotto sforzo? calcolala per il solo carico da neve (mi ha dato la calcolatrice e l'esercitazione, e con i dati l'ho calcolata)
_mi ha disegnato una trave vierendeel, con appoggi agli estremi, con carico uniformemente distribuito. Come disegni le diagonali perchè siano sempre tese? Quanto valgono le forze di trazione e compressione in mezzeria nell'asta superiore e in quella inferiore? (C=T C=M/h con h braccio della coppia di forze)
_trave reticolare_mettere i diagonali in base a un carico dato
_calcolare le reazoni vincolari, chiachierata sulle travi reticolari e su come funzionano,calcolo dello sforzo S di una fune
_archi in generale, tipi di archi e loro caratteristiche, svantaggi e vantaggi
_domanda inerente al tuo esercizio: fune appesa a due altezze diverse
_se trova qualche cosa sbagliata nei vostri conti vi fa ragionare su quella.
_esercitazione (arco+fune)
_trave reticolare (il calcolo veloce dele forze sulla trave sup e inf attraverso il momento)
_argomento a scelta: classificazione sistemi strutturali: resisenti per superficie
_Esercizio trave reticolare verticale e/o orizzontale con forza applicata su 1 nodo o su tutti.
_Argomento a scelta….(1 chiacchierata sugli archi – funi – superfici curve)… basta capire i concetti + importanti…blando
_Trave reticolare
_Funi
_Le reazioni di una fune
_Dimmi un progetto che conosci che ha archi come struttura portante
_Com'è il momento in una fune?
_Quali sono i metodi per risolvere le reticolari?
_Ti disegna una trave ad N o Pratt senza diagonali, con un carico applicato, e ti chiede di disegnare le diagonali in modo che siano compresse.
_Parlami del paraboloide iperbolico, e disegnalo
_Azione orizzontale di una fune caricata con carico uniformemente distribuito
_Differenza tra funi ed archi
_Reticolari a mensola
_Forze orizzontali e pretensione della fune.
- Benussi:
_collegamento trave trave (due doppio T) bullonato, soggetto a momento e taglio. Come le colleghi?
_Fare le verifiche a taglio del bullone e a rifollamento della lamiera.
_Disegnare bene il collegamento, abbastanza in scala, in pianta prospetto e sezione. E terminologia corretta.
_controventi in generale, negli edifici industriali, come funzionano, perché si mettono, tipi di controventi ecc..
_che profili si usano per i controventi(L), come si uniscono i diagonali di un controvento a croce di s.Andrea X (o tenenoli distanti uno dall’altro oppure rompendo un diagonale e poi inbullonandolo a quello che è rimasto intero)
_calcolo della forza in un diagonale di controvento
_verifiche delle bullonature(più che la formula a lui interessa il ragionamento che fai ma bisogna saper fare esercizi semplici)
_dimensionamento di una saldatura (ERA UNO DEI PIÙ PREOCCUPANTI E INCOGNITI, INVECE SI È RIVELATO IL PIÙ FACILE)
- Simonati:
_disegna il particolare dell'attacco a terra spiegandomi come organizzeresti lo scolo delle acque piovane. E disegna in sezione una pavimentazione in pietra. quanto è spessa una lastra in pietra da esterni? (6cm)
_disegna il particolare della copertura spiegando bene come isoleresti. quali tipi di isolanti esistono? fai esempi. che differenza c'è tra isolanti fibrosi e porosi? e a pori aperti o chiusi? quanto pesa un isolante al metro cubo? (50-100kg)
_come ti proteggi dal soleggiamento nel tuo progetto? se aggiungessi dei brise soleil, dove li metteresti?
_domande sui materiali(non lontane da quello che ci ha detto la Garofolo a lezione)
_risoluzione degli errori che ha riscontrato nel progetto
_possibili alternative per fare una facciata non portante
_ tipi di isolanti, elenco ordinato degli strati che compongono un pacchetto di copertura(ad esempio dove si mette la barriera al vapore)
_dove vanno gli impianti nel progetto,attenzione alla dispersione termica
_giuro che non ho neanche capito cosa mi ha chiesto !!!!!!
- Gattesco:
_ripartizione delle azioni orizzontali (formule e dimostrazioni, ma puoi guardare l'esercitazione)
_che verifiche fai dopo aver fatto la ripartizione delle azioni orizzontali?
_consolidamento solaio in legno con soletta in calcestruzzo: perchè si fa? che problemi risolve? quanto vale il coeff. efficienza della piolatura? (da 0 a 1 a seconda di connessione assente o connessione perfetta, e corregge il momento di trasporto di I).
_Quanto è spessa la soletta da normativa? 5cm.
_Come fa la soletta a trasmettere le forze orizzontali ai maschi? (mettendo armature) dove le metti? (sul perimetro per fare i cordoli perimetrali, così hai un braccio delle forze di traz e compress per resistere al momento)
_archi (parlare a ruota libera, facendo tutte le dimostrazioni)
_verifica a pressoflessione dei maschi soggetti a sisma rispetto all’esercitazione
_spiegazione formula della verifica a taglio per scorrimento
_chiacchierata su come si procede in caso di ristrutturazione di un edificio esistente, fasi che si seguono ecc..(parte iniziale della dispensa sugli edifici esistenti), tipo di interventi che si possono fare in caso di elementi spingenti.
_dimmi come funziona l' esercizio sul piolo.......(Che merda, non si capiva niente, state attenti che Lucia ha fatto vedere 2 metodi diversi insieme e Gatt ha detto che questo ha confuso le idee a tutti).
_fondazioni, Terzaghi
_qualche consolidamento di solaio
_esercitazione
_fattore di struttura q
_piolatura a cosa serve?calcolo I=Iw+nIc. efficenza gamma.Scorrimento e freccia
_sisma : zone sismiche; fattori di importanza; oscillatore-comportamento elastico a cfr con elasto-plastico; azione sismica-spettro; duttilità; forza sismica di progetto; analisi statica lineare; verifiche per azioni sismiche fuori piano
_Come si irrigidisce la fondazione e in particolare la formula dei micropali! ( >> formula di terzaghi senza un parametro)
_Fondazioni (generico)
_Archi (formule varie…praticamente tutte)
_Azioni fuori piano
_Coefficiente di forma q
_Solaio legno calcestruzzo
_Analisi di un edificio storico con analisi delle rotture
_I meccanismi di rottura del terreno ( tutto: disegni,% dei tipi di terreni, formula, spiegazione di tutti i parametri)
_tipi di interventi sulle murature (sia la divisione tra quelli superficiali tipo le iniezioni?!?mi sembra che profondi...tutto cn disegni e spiegazioni...li vuole sapere TUTTI..a me nn veniva in mente lo scuci-cuci c'ho messo dieci minuti a capire quale mi mancava...e nn ti molla finchè nn glieli dici tutti...).
_Sisma, in riferimento al parametro di coesione che incide nel sisma.
_Modi di vibrare
_Forze nel maschio. Quali sono i contributi e come li ripartisco
_Che quota parte della forza va su ciascun maschio, tenendo conto delle combinazioni
_Come cambia l'azione nel maschio a seconda delle forze orizzontali previste dalla normativa
_Difetti degli edifici storici in muratura
_Lesioni e altri segni che manifestano i tipi diproblemi delle murature storiche, e come risolverli
_Perchè sono importanti i collegamenti solaio-muratura?
_Interventi per solai di copertura
_Tipi di consolidamento
_Tipi di indagine
_Formula di Terzaghi
_Sisma (tutto!)
_Coefficiente di struttura q (sisma)
_Esercitazione Lucia - Consolidamento Solaio Legno-ClS
08 gennaio 2009
Architettura a Gorizia...mah!
Ci risiamo..con l'anno nuovo non è cambiato proprio nulla! Semmai sembra, che le cose, rimaste tranquille fino ad ora, siano di anticipo alla tempesta che sta per scatenarsi sulla Facoltà!
Qui il link della Rassegna Stampa del 08/01/2009 in cui troverete altri articoli riguardanti Architettura!
Buona Lettura!
Qui il link della Rassegna Stampa del 08/01/2009 in cui troverete altri articoli riguardanti Architettura!
Buona Lettura!
04 gennaio 2009
Stazione Rogers
GRAALGLASS / BIANCO MISTERO
OTTAVO CONCORSO INTERNAZIONALE
DI DESIGN TRIESTE CONTEMPORANEA 2008
12 dicembre 2008 > 13 gennaio 2009
da martedì a domenica 10-13 e 17-20
lunedì chiuso
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INCONTRI / CONVERSAZIONI SUL TEMA
7 gennaio 2009 dalle 18,00
LA METAMORFOSI: DEMONI, INCANTESIMI E MAGIA
conversazione con il prof. Gianfranco Guaragna
13 gennaio dalle 18,00
L'ESOTISMO NEL GIARDINO VENETO NEL PERIODO NEOCLASSICO E NAPOLEONICO: ALCUNI ESEMPI
conversazione con la prof.ssa Barbara Boccazzi Mazza
SANTO GRAAL
conversazione con il prof. Bernardino de Hassek
03 gennaio 2009
Terreni coltivabili: corsa all’oro che cresce
da Panorama 01/01/2009 di Franca Roiatti
A guardarlo su una cartina pare un enorme Risiko, con i giocatori, i governi e le aziende private che corrono su e giù per il globo alla conquista di intere porzioni di altri paesi. Le armi per la caccia sono i soldi, lo scopo schierare aratri e mietitrebbie, la posta in palio è la terra agricola, che il terremoto finanziario e l’alto prezzo dei cereali hanno trasformato in oro.
La Fao prevede che entro il 2030 il mondo avrà bisogno di 1 miliardo di tonnellate in più di cereali per nutrire una popolazione che avrà superato gli 8 miliardi. E questo ha scatenato le paure di stati come Arabia Saudita, Emirati Arabi, Cina e Corea del Sud, ma anche India e Libia, che non dispongono di spazi e risorse sufficienti per coltivare il cibo per i propri abitanti. Ha inoltre stimolato gli appetiti dei fondi di investimento e delle multinazionali che nei campi di soia, grano e olio di palma vedono il business dei prossimi decenni. Complice la corsa ai biocarburanti.
Nel 2008 il ritmo dello shopping verde ha subito un’accelerazione straordinaria. L’ong spagnola Grain ha censito un centinaio di accordi per l’acquisto e l’affitto di terreni e risaie dal Pakistan al Kenya, dalle Filippine al Sudan, dal Kazakhstan al Brasile. La più vorace, stando alla classifica di Grain, è la Corea del Sud. Quarto importatore al mondo di mais, ha siglato intese su circa 2,3 milioni di ettari.
L’ultima è stata annunciata a novembre dalla Daewoo logistics. Il colosso sudcoreano ha dichiarato di avere ottenuto dal governo del Madagascar il diritto a coltivare per 99 anni 1,3 milioni di ettari a granoturco e palma da olio: prodotti da rispedire in Corea. In cambio, la Daewoo si impegnava a costruire infrastrutture e creare posti di lavoro: neanche 1 euro sarebbe entrato nelle casse dello stato malgascio.
Di fronte alla dimensione e alle condizioni dell’affare sono esplose le critiche di attivisti e istituzioni locali e internazionali, soprattutto perché nell’isola africana almeno 600 mila persone dipendono ancora dagli aiuti alimentari del World food programme. «L’arrivo di investitori stranieri non può avvenire senza che le popolazioni locali siano protette da eventuali crisi alimentari. Questo fenomeno deve essere regolamentato» ha tuonato Alain Joyadet, sottosegretario francese alla Cooperazione. Il governo del Madagascar si è affrettato a smentire che sia stato raggiunto un accordo. «Ma nella maggioranza dei casi ciò che si viene a sapere di questi contratti è davvero pochissimo» sottolinea Renée Vellvé, che ha curato il rapporto di Grain. «La Cina sta da tempo silenziosamente comprando o affittando terreni e costruendo fattorie dove arrivano scienziati e contadini cinesi per avviare la produzione di soia e riso ibrido».
Nei prossimi 50 anni la Repubblica Popolare investirà 5 miliardi di dollari nell’agricoltura in Africa, dove ha siglato una trentina di accordi che prevedono l’accesso a terreni fertili in cambio di strade, sistemi di irrigazione, formazione e tecnologia. Il dragone, che conta il 40 per cento dei contadini del mondo, ha solo il 9 per cento di terre coltivabili. Industrializzazione e inquinamento stanno mettendo a rischio l’autosufficienza alimentare, tanto che il ministero dell’Agricoltura di Pechino avrebbe già pronto un piano per delocalizzare la produzione di cibo.C’è chi, però, ha ancora meno tempo e risorse della Cina: gli stati del Golfo Persico e l’Arabia Saudita. Il numero di abitanti di quest’area toccherà i 60 milioni entro il 2030, il doppio dall’inizio del secolo. Le fonti d’acqua dolce sono destinate a prosciugarsi entro 30 anni, la difficile e fortemente sussidiata produzione agricola locale non è più sostenibile.Ancora più rischiosa la prospettiva di un’impennata nel prezzo dei cereali. Nel 2010 questi paesi importeranno dall’estero il 60 per cento del loro fabbisogno di cibo e l’aumento dei costi per le famiglie «rischia di provocare significative proteste sociali, soprattutto fra i lavoratori immigrati: la maggioranza della popolazione» avverte un rapporto del Gulf research center, che indaga sulle possibilità d’investimento dei petrodollari nel settore agrario in Africa e Asia Centrale.
A luglio il ministro dell’Economia degli Emirati Arabi ha annunciato l’intenzione di acquistare terreni in Africa, Cambogia, Vietnam, Kazakhstan e Sud America, un investimento massiccio è stato concluso in Sudan, dove sono attivi anche Arabia Saudita, Qatar e Giordania. In Pakistan gli Emirati hano comprato terra per coltivare cereali da rimandare in patria. Operazione per la quale hanno cercato di evitare le tariffe sull’export imposte da Islamabad, proprio per contrastare l’aggravarsi della crisi alimentare pachistana.Il gruppo saudita Bin Laden ha sottoscritto un contratto da 4,3 miliardi di dollari per sviluppare 500 mila ettari di risaie in Indonesia. L’azienda sta considerando la possibilità di riservare parte del riso prodotto al mercato locale, «così la gente non crea problemi». Il Gulf research center mette in guardia proprio dal pericolo che gli investimenti nei paesi in via di sviluppo provochino conflitti sociali innescati da dispute sui diritti di occupazione della terra e sull’uso dell’acqua. In Egitto i contadini del distretto di Qena hanno fatto lo sciopero della fame per riavere i 1.600 ettari di terra che gli amministratori locali avevano concesso a un’azienda giapponese per produrre cereali. In Tanzania 11 villaggi sono stati rasi al suolo per fare spazio a una piantagione di jatropha (arbusto tropicale) e palma da olio per biocarburanti. Episodi simili sono accaduti in Brasile, Colombia, Indonesia. Preludio di un sistema per regolare le controversie che allarma gli esperti. «In Africa il diritto di proprietà è molto sfaccettato e non esistono spazi inutilizzati. I terreni incolti concessi agli stranieri sono spesso usati per la pastorizia e la raccolta di legna da piccoli contadini, tra i più poveri» osserva Michael Taylor di Land coalition, organizzazione che si occupa dell’accesso alla terra. «Nel concludere gli accordi i governi applicano leggi che non tengono conto delle consuetudini, ma in questi luoghi la terra è più di un bene materiale, è una questione di status e dignità. Se gli investitori vogliono evitare il diffondersi di conflitti, devono considerare questi aspetti». Alla base di molti contratti come quello ideato dalla Daewoo in Madagascar c’è la promessa di realizzare infrastrutture e creare posti di lavoro. Il Qatar, per esempio, ha promesso al Kenya di finanziare con oltre 2 miliardi di euro la costruzione di un porto nell’isola di Lamu in cambio di 40 mila ettari da coltivare a cereali. «Si tratta di coltivazioni su larga scala, altamente meccanizzate. Le possibilità di occupazione per la gente del posto sono davvero scarse» obietta Renée Vellvé.
E se il direttore generale della Fao Jacque Diouf ha bollato questa corsa all’oro verde come «neocolonialismo», alcuni paesi la considerano un’occasione. L’Angola ha offerto la propria terra sul mercato internazionale, mentre il primo ministro etiope Meles Zenawi si è detto ansioso di accogliere aziende straniere.«L’agricoltura, specialmente in Africa, è stata dimenticata per anni dagli stati donatori» ammette David Hallam, responsabile della Fao per l’interscambio commerciale. «Per questo c’è bisogno di qualsiasi investimento. Dobbiamo soltanto evitare gli effetti negativi».
A guardarlo su una cartina pare un enorme Risiko, con i giocatori, i governi e le aziende private che corrono su e giù per il globo alla conquista di intere porzioni di altri paesi. Le armi per la caccia sono i soldi, lo scopo schierare aratri e mietitrebbie, la posta in palio è la terra agricola, che il terremoto finanziario e l’alto prezzo dei cereali hanno trasformato in oro.
La Fao prevede che entro il 2030 il mondo avrà bisogno di 1 miliardo di tonnellate in più di cereali per nutrire una popolazione che avrà superato gli 8 miliardi. E questo ha scatenato le paure di stati come Arabia Saudita, Emirati Arabi, Cina e Corea del Sud, ma anche India e Libia, che non dispongono di spazi e risorse sufficienti per coltivare il cibo per i propri abitanti. Ha inoltre stimolato gli appetiti dei fondi di investimento e delle multinazionali che nei campi di soia, grano e olio di palma vedono il business dei prossimi decenni. Complice la corsa ai biocarburanti.
Nel 2008 il ritmo dello shopping verde ha subito un’accelerazione straordinaria. L’ong spagnola Grain ha censito un centinaio di accordi per l’acquisto e l’affitto di terreni e risaie dal Pakistan al Kenya, dalle Filippine al Sudan, dal Kazakhstan al Brasile. La più vorace, stando alla classifica di Grain, è la Corea del Sud. Quarto importatore al mondo di mais, ha siglato intese su circa 2,3 milioni di ettari.
L’ultima è stata annunciata a novembre dalla Daewoo logistics. Il colosso sudcoreano ha dichiarato di avere ottenuto dal governo del Madagascar il diritto a coltivare per 99 anni 1,3 milioni di ettari a granoturco e palma da olio: prodotti da rispedire in Corea. In cambio, la Daewoo si impegnava a costruire infrastrutture e creare posti di lavoro: neanche 1 euro sarebbe entrato nelle casse dello stato malgascio.
Di fronte alla dimensione e alle condizioni dell’affare sono esplose le critiche di attivisti e istituzioni locali e internazionali, soprattutto perché nell’isola africana almeno 600 mila persone dipendono ancora dagli aiuti alimentari del World food programme. «L’arrivo di investitori stranieri non può avvenire senza che le popolazioni locali siano protette da eventuali crisi alimentari. Questo fenomeno deve essere regolamentato» ha tuonato Alain Joyadet, sottosegretario francese alla Cooperazione. Il governo del Madagascar si è affrettato a smentire che sia stato raggiunto un accordo. «Ma nella maggioranza dei casi ciò che si viene a sapere di questi contratti è davvero pochissimo» sottolinea Renée Vellvé, che ha curato il rapporto di Grain. «La Cina sta da tempo silenziosamente comprando o affittando terreni e costruendo fattorie dove arrivano scienziati e contadini cinesi per avviare la produzione di soia e riso ibrido».
Nei prossimi 50 anni la Repubblica Popolare investirà 5 miliardi di dollari nell’agricoltura in Africa, dove ha siglato una trentina di accordi che prevedono l’accesso a terreni fertili in cambio di strade, sistemi di irrigazione, formazione e tecnologia. Il dragone, che conta il 40 per cento dei contadini del mondo, ha solo il 9 per cento di terre coltivabili. Industrializzazione e inquinamento stanno mettendo a rischio l’autosufficienza alimentare, tanto che il ministero dell’Agricoltura di Pechino avrebbe già pronto un piano per delocalizzare la produzione di cibo.C’è chi, però, ha ancora meno tempo e risorse della Cina: gli stati del Golfo Persico e l’Arabia Saudita. Il numero di abitanti di quest’area toccherà i 60 milioni entro il 2030, il doppio dall’inizio del secolo. Le fonti d’acqua dolce sono destinate a prosciugarsi entro 30 anni, la difficile e fortemente sussidiata produzione agricola locale non è più sostenibile.Ancora più rischiosa la prospettiva di un’impennata nel prezzo dei cereali. Nel 2010 questi paesi importeranno dall’estero il 60 per cento del loro fabbisogno di cibo e l’aumento dei costi per le famiglie «rischia di provocare significative proteste sociali, soprattutto fra i lavoratori immigrati: la maggioranza della popolazione» avverte un rapporto del Gulf research center, che indaga sulle possibilità d’investimento dei petrodollari nel settore agrario in Africa e Asia Centrale.
A luglio il ministro dell’Economia degli Emirati Arabi ha annunciato l’intenzione di acquistare terreni in Africa, Cambogia, Vietnam, Kazakhstan e Sud America, un investimento massiccio è stato concluso in Sudan, dove sono attivi anche Arabia Saudita, Qatar e Giordania. In Pakistan gli Emirati hano comprato terra per coltivare cereali da rimandare in patria. Operazione per la quale hanno cercato di evitare le tariffe sull’export imposte da Islamabad, proprio per contrastare l’aggravarsi della crisi alimentare pachistana.Il gruppo saudita Bin Laden ha sottoscritto un contratto da 4,3 miliardi di dollari per sviluppare 500 mila ettari di risaie in Indonesia. L’azienda sta considerando la possibilità di riservare parte del riso prodotto al mercato locale, «così la gente non crea problemi». Il Gulf research center mette in guardia proprio dal pericolo che gli investimenti nei paesi in via di sviluppo provochino conflitti sociali innescati da dispute sui diritti di occupazione della terra e sull’uso dell’acqua. In Egitto i contadini del distretto di Qena hanno fatto lo sciopero della fame per riavere i 1.600 ettari di terra che gli amministratori locali avevano concesso a un’azienda giapponese per produrre cereali. In Tanzania 11 villaggi sono stati rasi al suolo per fare spazio a una piantagione di jatropha (arbusto tropicale) e palma da olio per biocarburanti. Episodi simili sono accaduti in Brasile, Colombia, Indonesia. Preludio di un sistema per regolare le controversie che allarma gli esperti. «In Africa il diritto di proprietà è molto sfaccettato e non esistono spazi inutilizzati. I terreni incolti concessi agli stranieri sono spesso usati per la pastorizia e la raccolta di legna da piccoli contadini, tra i più poveri» osserva Michael Taylor di Land coalition, organizzazione che si occupa dell’accesso alla terra. «Nel concludere gli accordi i governi applicano leggi che non tengono conto delle consuetudini, ma in questi luoghi la terra è più di un bene materiale, è una questione di status e dignità. Se gli investitori vogliono evitare il diffondersi di conflitti, devono considerare questi aspetti». Alla base di molti contratti come quello ideato dalla Daewoo in Madagascar c’è la promessa di realizzare infrastrutture e creare posti di lavoro. Il Qatar, per esempio, ha promesso al Kenya di finanziare con oltre 2 miliardi di euro la costruzione di un porto nell’isola di Lamu in cambio di 40 mila ettari da coltivare a cereali. «Si tratta di coltivazioni su larga scala, altamente meccanizzate. Le possibilità di occupazione per la gente del posto sono davvero scarse» obietta Renée Vellvé.
E se il direttore generale della Fao Jacque Diouf ha bollato questa corsa all’oro verde come «neocolonialismo», alcuni paesi la considerano un’occasione. L’Angola ha offerto la propria terra sul mercato internazionale, mentre il primo ministro etiope Meles Zenawi si è detto ansioso di accogliere aziende straniere.«L’agricoltura, specialmente in Africa, è stata dimenticata per anni dagli stati donatori» ammette David Hallam, responsabile della Fao per l’interscambio commerciale. «Per questo c’è bisogno di qualsiasi investimento. Dobbiamo soltanto evitare gli effetti negativi».
01 gennaio 2009
Il 2008 in foto
Una rassegna delle migliori foto, scattate in giro per il mondo per catturare una "parte" degli avvenimenti e frammenti del 2008.
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part II
part III
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