Fare Mondi
dal 7 giugno al 22 novembre 2009
La 53. Esposizione Internazionale d’Arte, diretta da Daniel Birnbaum e intitolata Fare Mondi // Making Worlds // Bantin Duniyan // Weltenmachen // Construire des Mondes // Fazer Mundos, è aperta al pubblico da domenica 7 giugno a domenica 22 novembre 2009, ai Giardini, all’Arsenale, e in vari luoghi di Venezia.
Fare Mondi collega in un’unica mostra le sedi espositive del rinnovato Palazzo delle Esposizioni della Biennale (Giardini) e dell’Arsenale, e riunisce – inclusi i collettivi – più di 90 artisti da tutto il mondo, con nuove opere di tutti i linguaggi.
Il Direttore della 53. Esposizione, Daniel Birnbaum, è dal 2001 Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania) e del suo spazio espositivo Portikus, accademia che concilia l’insegnamento dell’arte contemporanea con la sperimentazione e la ricerca creativa.
“Il titolo stesso della 53. Esposizione Fare Mondi // Making Worlds – ha dichiarato il Direttore Daniel Birnbaum – esprime il mio desiderio di sottolineare il processo creativo. Un’opera d’arte è una visione del mondo e, se presa seriamente, può essere vista come un modo di ‘fare mondi’. Prendendo il ‘fare mondi’ come punto di partenza, esso ci permette anche di evidenziare la fondamentale importanza di alcuni artisti chiave per la creatività delle generazioni successive. In mostra saranno presenti tutte le forme artistiche: installazioni, video e film, scultura, performance, pittura e disegno, e anche una parata. La mostra creerà nuovi spazi per l’arte, che si dispiegheranno oltre le aspettative delle istituzioni e del mercato. L’enfasi posta sul processo creativo e sulle cose nel loro farsi, non escluderà un’esplorazione della ricchezza visiva. La pittura nel suo senso più ampio e il ruolo dell’immaginario astratto saranno indagati da artisti di differenti generazioni, inclusi quelli che non si definiscono innanzitutto pittori. Fare Mondi // Making Worlds è una mostra guidata dall’aspirazione a esplorare i mondi intorno e davanti a noi. Riguarda possibili nuovi inizi: questo è ciò che vorrei condividere con i visitatori della Biennale”.
da LaBiennale.org
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