Sabato 23 ottobre si è tenuta l'inaugurazione della mostra Pocketluck nello Studio Tommaseo in via del monte 2/1 a Trieste. Scusateci se non vi abbiamo avvisato per tempo, ma non lo sapevamo nemmeno noi (beata ignoranza).
Per riparare a questa mancanza vi invitiamo a visitare la mostra, che rimarrà aperta sino all'11 di dicembre dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20 a ingresso libero.
La mostra è ben allestita stimolando e favorendo l'interazione tra gli oggetti esposti e rappresentati ed il visitatore. L'idea dev'esser scaturita proprio dal fatto che con un portafortuna si ha un rapporto fisico e un'interazione diretta. Lo teniamo in tasca, in borsa, lo portiamo al collo, lo tocchiamo nevroticamente nei momenti clou della vita. Ci aggrappiamo con tutti noi stessi magari durante una match o nell'attesa del risultato di un esame, siamo lì che lo tocchiamo, lo strofiniamo, lo stringiamo, è parte di noi.
Così Manuela Schirra (che ha curato l'allestimento) ha pensato di porre i portafortuna proprio nei taschini di alcuni quadri di stoffa appesi al muro e di porre una lavagna luminosa al centro dello spazio che porta l'attenzione dei visitatori sui mini-book plastificati in cui sono illustrati e spiegati i vari oggetti. Accanto ad essi ci sono anche dei bollini adesivi rossi da utilizzare per porre la propria preferenza sui mini-book, come a voler permettere ai visitatori della mostra di dare un secondo ipotetico (e forse diverso) vincitore del concorso.
Per maggiori informazioni sullo Studio Tommaseo, vi rimandiamo al loro sito, su cui potrete trovare anche le passate edizioni del concorso e i relativi temi.
Il concorso, ideato nel 1995 da Gillo Dorfles, ha visto quest'anno la partecipazione di 329 designer provenienti da 23 paesi diversi, di cui troviamo esposti in mostra una selezione ristretta, scelta dettata anche da motivi di spazio espositivo a disposizione.
La competizione è rivolta ogni due anni da Trieste Contemporanea, con il patrocinio dell’InCE (Iniziativa Centro Europea), a progettisti nati nei 18 paesi dell’Europa centro orientale aderenti all’InCE, nei paesi baltici, in Germania e in Turchia.
La giuria, presieduta dal Segretariato dell’InCE Cristina Morozzi, ha assegnato il premio BEBA per il più giovane designer selezionato a Ilya Choni, giovanissimo concorrente nato in Ucraina nel 1998. Il suo ‘The All’ è un portafortuna fatto di sassolini avvolti in cotone, spago e juta che ricorda che ognuno è responsabile del proprio destino.
Il premio InCE, istituito nel 2006 per il miglior designer proveniente da un paese InCE non membro dell’Unione Europea e assegnato in Macedonia nel 2006 e in Serbia nel 2008, è stato aggiudicato quest’anno in Bielorussia. L’industrial designer Aliaksei Hur ha progettato ‘REDbook pendants’, una serie di portachiavi che ricordano quotidianamente al possessore la responsabilità personale del degrado ambientale e informano sulle specie animali in pericolo di estinzione.
Il primo premio assoluto, intitolato a Gillo Dorfles, è andato a Marta Kisand per il progetto ‘PaperDoll Brooches’. La designer tessile estone ha proposto di tenere in tasca, per ricordare di dare attenzione a valori e significati ai quali oggi non si pensa quanto si dovrebbe, delle figure di bambole stampate su stoffa imbottita e decorate con i fiori tipici della tradizione tessile del suo paese, ognuno dei quali aveva dei significati precisi di amore o di amicizia o di fiducia.
Assieme ai vincitori, sono stati selezionati per la mostra Matteo Beraldi (Italia), Boris Novachi Bojic (Austria), Giovanni Botticelli (Italia), Ivana Brajdic (Croazia), Lazar Foti (Ungheria), Ender Gelgec (Turchia), Ziva Ljubec (Slovenia), Malgorzata Lojko (Polonia), gruppo Knockoutdesign (Poland), Emanuele Magini (Italia), Francesco Magni (Italia), Tommaso Mandorino (Italia), Franz Maurer (Austria), gruppo Oloop Design (Slovenia), Przemyslav Ostaszewski (Polonia), Nadine Podewski (Germania), Laura Pozzar (Italia), Louda Radim (Repubblica Ceca), Dario Santacroce (Italia), Pavel Sidorenko (Estonia), Dorota Skalska e Agnieszka Mazur (Polonia), Radim Slovak (Repubblica Ceca), Claudia Sportelli (Italia), Devid Strussiat (Italia), Zoran Svraka (Croazia), Lenka Trubacova (Repubblica Ceca), Adam Turecek (Repubblica Ceca), Nadia Vedova e Marco Svara (Italia). Ad essi si aggiunge, selezionato tra i fuori concorso Gianfranco Vasselli (Italia).
L’iniziativa è promossa dal Comitato Trieste Contemporanea e dall’Associazione culturale L’Officina con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste e si avvale del patrocinio dell’ In.C.E. e del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Trieste.
Franz Funkytectureda sinistra: Premio BEBA per il più giovane designer, Ilya Choni, Ucraina, nato nel 1998 (accompagnato dalla sorella). Premio InCE per il miglior designer proveniente da un paese InCE non membro dell’Unione Europea: Aliaksei Hur, Bielorussia. Primo premio assoluto Gillo Dorfles: Marta Kisand, Estonia, foto Ermanna Panizon, courtesy Trieste Contemporanea.
Nessun commento:
Posta un commento