" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "

31 dicembre 2009

30% Sale ELECTA! II

Illustrati Electa Mondadori

Un bel pò di libri ELECTA con un bel pò di sconto!
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Libreria Universitaria www.libreriauniversitaria.it
UniLibro www.unilibro.it

30 dicembre 2009

Materia 64 | La grande dimensione

Materia 64
LA GRANDE DIMENSIONE
20 novità
42 editoriale
---------------Saggi
50 Brevi note sulla grandezza in architettura
---------------Progetti
58 Ensamble Studio - Casa Hemeroscopium
70 Snohetta - Operahouse
84 Chapman Taylor Architetti - Centro commerciale Usce
96 Kohn Pedersen Fox Associates - Shanghai World Financial Center
108 Wang Shu & Lu Wenyu - Museo di storia Ningbo
118 MVRDV, Blanca Lleo - Edificio Celosia
130 Alejandro Aravena, Ricardo Torrejon - Residenze universitarie St'Edward
142 Big - The mountain
---------------
Tecnica
154 Supersize Materials, Quando la dimensione conta
---------------
Rassegna Tecnica
162
La grande dimensione
---------------
Recensioni
168
Segnalazioni di mostre e libri

29 dicembre 2009

CONCORSO INTERNAZIONALE DI DISEGNO A MANO E/O A COMPUTER

L’Associazione Amatori Veicoli StoriciA.A.V.S., federata alla federazione internazionale FIVA, è attiva da oltre dieci anni nella divulgazione della cultura in campo automobilistico dedicandosi prevalentemente ai veicoli del passato senza però trascurare quanto può riguardare il futuro.

A.A.V.S. ha deciso perciò di indire e finanziare un concorso di idee rivolto a studenti e giovani laureati di scuole di architettura e design per permettere loro di far conoscere le loro idee e le loro proposte per l’auto di domani.

La Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste ha accolto con entusiasmo l’invito a collaborare e cura con competenza e passione la parte organizzativa del concorso.

A conclusione, i vincitori vengono proclamati nel corso di un convegno dal titolo “Le automobili disegnate a matita” in cui i membri della giuria, designers che hanno prodotto le più belle automobili di tutti i tempi, rendono partecipi delle loro esperienze i designers del futuro.

Il bando: http://www.concorsocardesign.it/indexit.html

28 dicembre 2009

Architettura cinema e critica

http://img5.allocine.fr/acmedia/medias/nmedia/00/02/48/00/affiche.jpg
Mio zio - Mon Oncle, Francia 1958, col.120’. Autore: Jacques Tati.
Con:
Jacques Tati, Jean-Pierre Zola, Adrienne Servantie, Alain Bécourt, Lucien Fregis.

Il piccolo Gérard (Bécourt) è diviso fra la monotonia asettica della casa ultratecnologica dei genitori, e il calore del quartiere popolare dello zio Hulot (Tati). Sorella e cognato cercano di inglobare nel loro mondo lo stralunato parente con risultati catastrofici. Una satira surreale sul rapporto fra vecchio e nuovo e sull’affanno borghese di apparire moderni. Tati (per la terza volta nei panni di Hulot) si confronta con la civiltà delle macchine e va oltre la comicità immediata del burlesque: tutto il film è una gag continuata, una delle sue opere migliori, premio speciale della giuria a Cannes e Oscar per i miglior film straniero.

Per chi fosse interessato il Video è disponibile presso la BIBLIOTECA COMUNALE STELIO MATTIONI Via Petracco 10 - 34148 TRIESTE TS oppure consultate l'OPAC.

27 dicembre 2009

Aforisma

« Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. »

(da Il tempo ritrovato Marcel Proust)

25 dicembre 2009

L’estensione di suolo consumato in Italia negli ultimi anni dall’urbanizzazione. Nuovi calcoli

cantiere edile
In undici anni ci siamo fumati l’Umbria. Nel senso che l’estensione di suolo consumata dall’urbanizzazione in Italia durante il periodo 1995-2006 risulta pari a 750.000 ettari. Sono stati inghiottiti da case, capannoni, svincoli, tangenziali al ritmo di oltre 68.200 mila ettari all’anno.

Paolo Berdini, urbanista, ha rifatto i conti della cementificazione sulla base di dati molto più precisi di quelli da cui era partito il Wwf. Quest’ultimo aveva soltanto considerato i 3,5 milioni di ettari sottratti all’agricoltura negli ultimi 15 anni.

Berdini, invece, parte dalle licenze edilizie rilasciate dai Comuni, il cui numero è stato recentemente reso pubblico dall’Istat.

Continua a leggere… »

fonte Blogeko

23 dicembre 2009

L'arredamento molecolare di Davide Tonizzo



Industrial designer, Davide Tonizzo non fa mistero di usare molto spesso il compasso per progettare le sue idee. Dopo aver lavorato per molto tempo a Torino, su automobili e elementi di arredo, è tornato in Canada e, da lì ha lanciato DesignD, il suo studio.

La prerogativa di Tonizzo è passare con grande agilità (mantenendo la stessa dose di inventiva), da lavori molto grandi e legati alle esigenze più marcatamente industriali come i suoi backpack per furgoni, a oggetti decisamente più piccoli come piatti e scodelle.
Stesso discorso vale per i mobili e l’arredamento. Se da un lato si è cimentato con vasche-doccia futuristiche, dall’altro ha realizzato sedie e divani la cui silhouette è sempre legata a una implementazione con gli altri dettagli della casa.

Fino al prodotto che vi presentiamo con il video all’inizio del post. “Molecule” sono una serie di elementi modulari, ispirati appunto alla struttura molecolare, uniti attraverso convessità e concavità adatte per sfruttare al meglio lo spazio disponibile. Un esempio ammirevole di ricerca e equilibrio.


Buon Natale



Buon Natale a tutti ! E che il senso del Kitsch non vi abbandoni mai ! ;)
Franz Funkytecture

21 dicembre 2009

BUMPS Building by Sako Architects




Sako Architects
have designed the BUMPS building complex in Beijing, China.

The complex is a mixed-use residential and commercial development, which will be a landmark that leads to further development in the surrounding area of the city.

The building is characterized by it’s constant variation between the different levels. Every two floors are set as a unit, and every unit is staggered by 2 metres horizontally, with the resulting set-back areas being used for terraces.
Via: Contemporist

20 dicembre 2009

Dal Mit uno schermo interattivo

avete presente gli schermi di Minority Report?
Bene, il Manchassutes Institute of Technology ha ideato uno schermo con caratteristiche simili..



Un ottimo regalo di Natale!!

Area 107 | Glenn Murcutt

Area 107

Glenn Murcutt (Londra, 1936) è un architetto inglese.

Ha studiato architettura dal 1956 al 1960 all'università del Nuovo Galles del Sud. Lavora in Australia dove elabora costruzioni ecologiche in armonia col clima e col paesaggio utilizzando materiali "semplici" (metallo, legno, vetro, laterizio). Murcutt chiama questo il funzionalismo ecologico.

Comincia la sua carriera collaborando nello studio di Ancher, Mortlock, Murray & Wooley a Sydney. Nel 1969 apre il proprio studio di architettura dove lavora da solo, senza nessun collaboratore. Ha costruito circa 500 case private, e qualche museo e centro culturale, tutti in Australia.
Nel 2002 ha ricevuto il Premio Pritzker
.
È il primo architetto australiano a ricevere questo premio.

19 dicembre 2009

17 dicembre 2009

Philco PC Retro Re-Design




Did you notice the sudden retro wave that’s hit most ID designers? It’s like they’ve gone nostalgic and strung an emotional cord with gadgets from the past. The Philco PC here is a prime example of such inspirations, totally reminiscent of the 1954 design classic Philco Predicta! Indulge in it for the aesthetic value, as for the specs…yea it does host Windows 7. But then again we’re here for the love of design, specs can take a hike for the moment!
Designer: SchultzeWORKS designstudio
Via: Yanko Design

15 dicembre 2009

Fiera dell'Editoria Bobi Blazen

Architectural Photographer(s)



Fernando Guerra e Sérgio Guerra fondarano lo stúdio FG+SG - Fotografia de Arquitectura, nel 1999. Ad oggi lo studio vanta pubblicazioni su tutte le riviste di settore e non: Casabella, Domus, D'arco, Area, A+T, AV, a+u, arq|a, 2G, etc etc..
home
Qui il link dei loro lavori sempre aggiornati.

Stazione Rogers | FOTO


AFOTORISMI
Sabato 19 dicembre ore 19
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Afotorismi, sostantivo inesistente in lingua italiana, è la sovrapposizione di due termini (“Aforismi”; “Fotografia”), di due artisti (Alessandro Fullin, Riccardo Lorenzi) ed è il nome della mostra che verrà presentata a Trieste alla Stazione Rogers sabato 19 dicembre 2009 all’interno del ciclo Rogernow.

Venti foto a colori del fotografo Riccardo Lorenzi commentano visivamente 20 “motti di spirito” di Alessandro Fullin.
Eccone alcuni: “La chiesa cattolica ha detto molte verità ma l’idea geniale è stata di dirle da un balcone”; “Per amare il prossimo bisogna avere molto tempo libero”; “Quando Dio distrusse Sodoma tutti capirono che non era mai stato a Myconos”; “La cosa terribile della felicità è che non guarda in faccia a nessuno”.
In complicità alle parole taglienti di Fullin, gli scatti di Lorenzi immobilizzano la fissità idiota dello sguardo di una matrioska o la bellezza assoluta di uno scarpone da sci innamorato di una scarpetta femminile. Immagine e parola, a volta a commento l’uno dell’altra, a volte in una combinazione assolutamente misteriosa o arbitraria.

Durante l’inaugurazione Alessandro Fullin leggerà gli aforismi dalla sua raccolta “100 aforismi da tenere in borsetta”.
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14 dicembre 2009

13 dicembre 2009

Editorial Pencil


Oggi parliamo di una casa editrice: la Editorial Pencil. La casa editrice con sede a Valencia è nata nel 2005 ed è specializzata nellapubblicazione di testi di architetture e costruzioni. Conta innumerevoli pubblicazioni con numeri monografici di architetti, lavori singoli, e Volumi sulle case, sull' housing, sull'architettura sostenibile, sui giardini verticali e altri

http://www.editorialpencil.es

L'opinione di..


da Dcasa

Sedute di Laurea

http://www.radiomarconi.com/marconi/laurea_ingegnere.jpg

Venerdì 18.dicembre.2009 in H3 dalle ore 10.00 in poi tra le aule 2B e 2A si svolgeranno le sedute di laurea Triennale, Quinquennale (vecio ordinamento) e Specialistica (novo).

11 dicembre 2009

njiric+ arhitekti - architectural pavilion ON SALE!


Designed for the “44th Zagreb Salon”, an architecture show in Croatia, the pavilion designed by njiric + arhitekti (featured on ArchDaily) is currently on sale on eBay.

The Pavilion is approximately 24ft across and 38ft high, and is built using steel framing, with acrylic sidings and interior and aluminum siding. Inside is the dome is placeholder for video projection equipment so this can be used for multimedia exhibitions. The starting bid is US$ 100.000 and there’s a little less than a month to bid.

To bid or find more information, click here.

SeARCH + Christian Muller Architects in Vals, Switzerland




Have you ever thought how it would be like to live in a bunker or an underground tunnel? Well, today we bring you the upgraded version of that, which is an all-equipped underground home. Situated in the Swiss village of Vals, deep in the mountains, the house is very hard to spot, which makes for a perfect gateway. The unusual architecture plan comes from SeARCH and Christian Muller Architects, and includes all the facilities a common house has, such as a guest room, an entertainment area, but also “specialized” interiors like an underground pathway. The entrance is a wide oval opening that you are driven to by some traditional stairs made in stone. Large windows make it noticeable and draw attention to the inside décors- that is when the people living there are up for some company.

Via: Freshome

10 dicembre 2009

MVRDV wins urban ecological masterplan - Tirana Rocks Masterplan



The city of Tirana and an international jury announced MVRDV winner of the competition for the urban masterplan creating a new dense urban neighborhood with a park and public facilities at the shore of Tirana Lake, in the south of the Albanian capital. MVRDV won the competition over Bolles + Wilson, David Chipperfield Architects and Carlos Ferrater among others.

Tirana Lake is one of the highly valuable green areas of the city. The project foresees the regeneration of a 20ha site on the north shore of the lake by creating a dense urban neighborhood liberating space for a park, recreational facilities, new public spaces and ecologic interventions.

The cantilevered and leaning buildings allow for a great variety of apartment types, shopping and offices and ‘echo’ the Tirana typology. The stacked and twisted volumes create spectacular public spaces and provide dramatic vistas. Clad in local stones the buildings turn into a series of ‘rocks’, the ‘Tirana Rocks’.

Dense clustering of the program on the lake side allows the site to become part of the chain of parks surrounding the lake. Planting a park of Jacaranda trees will add a new characteristic element to the area and provide natural shade; the tree’s long lasting blue flowers will appear as a ‘blue cloud’. A promenade along the water creates an active social zone that contributes to the idea of a ‘Copa Tirana’.

Edi Rama, the mayor of Tirana who received the 2004 World Mayor Award presented the winning scheme on national television.

The masterplan consists of 225,000 sq m housing, 60,000sq m offices, 20,000 sq m public buildings, 60,000 sq m retail, a hotel of 15,000 sq m and 20,000 sq m sport and recreational facilities and a car park. Start construction is envisioned for 2010, the total estimated investment is 600 million Euro. The client is a group of Albanian private developers; the project is managed by Ambito Project Management, Madrid, Spain.

Via: WolrdArchitectureNews

08 dicembre 2009

Blog Ordine Architetti Trieste

Volevo comunicarvi che è on-line il Blog dell'Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Trieste.

http://architettitrieste.wordpress.com/

L'opinione di..


da Dcasa di maggio

05 dicembre 2009

Conferenza | Studio Elastico



mercoledi' 09.12.2009, 10.30,elastico.aula 2b, conferenza di stefano pujatti

Stefano Pujatti, nato ad Aviano (PN) 1968. Laurea in Architettura allo IUAV nel 1992 Tesi: Recupero Area Perfosfati a Portogruaro, progetto urbano con relatore Gino Valle. Master in Architettura Sci Arch Los Angeles, tesi urbanistica sul recupero delle aree costiere del Adriatico case study Carole, relatore Wolf Prix - coopHimmelb(l)au. Nel 2001-2002 ha insegnato Institute for Advanced Architectural Studies a Barcellona e Venezia.
Ha tenuto conferenze sul suo lavoro nelle università: Sci-Arch, Los Angeles 2000; Technische Universitat Vienna 2000; Hosei University Tokyo Giappone, Art Front Gallery,Tokyo Giappone 2005; RMIT Melbourne, Australia; Accademia di Architettura di Mendrisio, Svizzera 2006; University of Limerik, Irlanda 2007.
Dal 2004 incaricato come docente di progettazione a contratto presso Politecnico di Torino Facoltà 1.
Dal 1994 al 1995 lavora presso lo studio di Gino Valle a Parigi. Dal 1995 al 2004 è socio di Simone Carena nello Studio Elastico. Dal 2005 è il titolare dello studio ELASTICOSPA con sede a Chieri (TO)
Elasticospa è uno studio di architetti ed ingegneri che si occupano di progettazione edilizia ed urbanistica. Elasticospa collabora in modo continuativo con lo studio elastico 3 per i lavori pubblici e con lo studio elastico disegno per i lavori di design.
Tra i riconoscimenti più importanti recentemente ricevuti vi è il premio nazionale ANCE-INARCH 2006 II edizione categoria: Opera realizzata, progettata da un giovane progettista.

Aforisma

"L'architettura non la si insegna; si impara soltanto"

(Quaroni)

KBCenter Gorizia | ArchDAily

© Marco Covi. Trieste

E' stato pubblicato su Archdaily uno dei lavori dell'architetto Dimitri Waltrisch. Il lavoro in questione è il KBcenter di Gorizia con il bar annesso. Vi posto QUI il link!

04 dicembre 2009

2G N.51



2G N.51 MGM Morales Giles Mariscal

Laurent Beaudouin, Sara de Giles, José Morales, Carles Muro, Ciro Najle (textos)

03 dicembre 2009

Cardboard Pavilion | Costruire col cartone



Cardboard Pavilion, nato nell'ambito delle attività didattiche e di ricerca del corso di Tecnologia dell'Architettura della Facoltà di Architettura di Siracusa, è uno dei pochissimi esempi di struttura realizzata interamente in cartone ondulato, un'opera innovativa che libera le potenzialità intrinseche di un materiale apparentemente 'debole' restituendocene possibilità inespresse. L'architettura effimera e la città sostenibile sono gli ambiti d'interesse messi a confronto all'interno di questo progetto, che è stato finalizzato alla produzione industrializzata di una struttura temporanea flessibile, accrescibile, personalizzabile, a basso costo, totalmente riciclabile destinata ad accogliere mostre, seminari, convegni.
La piega, nella sua accezione fisica e concettuale, è l'elemento generatore del progetto, il principio in base al quale la materia carta si trans-forma in materiale da costruzione.
La ricerca, coordinata dal prof. Luigi Alini, è sviluppata in partnership con la International Paper di Catania (azienda leader nella produzione di imballaggi di cartone), il consorzio Comieco e gli architetti Andrea Di Stefano e Aleksandra Jaeschke dello studio Aion di Siracusa.

link

(fonte presstletter)

01 dicembre 2009

BOOK LAUNCH

JDS RELEASES NEW BOOK: AGENDA

AGENDA BOOK LAUNCH + JULIEN'S BIRTHDAY IN BRUSSELS, THURSDAY 3 DECEMBER

JDS invites you to the AGENDA book launch + Julien's birthday party this Thursday, December 3rd at the new Moeder Lambic Fontainas in Brussels.

Julien will be signing copies of AGENDA available for 20 €.

TIME: 19.00-1.00 ADDRESS: Place Fontainas 8, 1000 Brussels [
map]

AGENDA is an architecture book that occupies the territory between a monograph, a diary, and a collection of essays, interviews, and conversations. At its most harmless AGENDA is a catalog of 365 days, like a diary or journal: a collective narrative, personal and subjective. It documents the work and thinking of JDS Architects over a specific year marked by crisis, beginning on September 15th, 2008, the day that Lehman Brothers filed for bankruptcy. The form of the book exploits the double meaning of its title, presenting the absurdities of day-to-day architectural practice while also staking our intent.

Rather than a definitive direction, our agenda is a definitive attitude - of eagerness, enthusiasm, and optimism, of criticality and concern, of fun and inquiry. It is a directive, a motivation to act, at times without clear knowledge of where our agenda will lead. "Change", the buzzword of the last U.S. presidential campaign, is the order of the day, and the task of AGENDA is to explore what kind of change will be needed if architects are to assume a political and social agency in this new landscape.

Bringing together diverse forms of content, AGENDA is a product of vigilant observation, introspection, and engagement with outside thinkers and collaborators - artists, curators, politicians, authors, economists, journalists, developers, educators, and architects.

AGENDA is a record of search and research, providing more questions than answers.

AGENDA is unapologetically naive.

AGENDA is an unorthodox architecture novel.

AGENDA demystifies the practice of architecture, revealing process, research, fun, and failure.

AGENDA looks to both the past and the future.

30 novembre 2009

Sarajevo 2014

30% Sale ELECTA!

Illustrati Electa Mondadori

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27 novembre 2009

Architetti: quel documento nasce già vecchio

Un Piano regolatore che nasce vecchio, impostato su criteri superati dal tempo e che necessiterà molto presto di sostanziali correzioni.

È un giudizio estremamente critico quello che una trentina di architetti triestini, in rappresentanza dell’Ordine professionale di categoria, esprimono sul Piano regolatore della città «che per giunta – sostiene il presidente, Andrea Dapretto –
è stato definito senza una consultazione di tutti i soggetti interessati, fra i quali ci siamo anche noi».

Sintetizzando l’analisi fatta dalle cinque commissioni nelle quali si sono distribuiti i trenta architetti, ciascuna delle quali ha affrontato specifiche tematiche del Piano, Dapretto, eletto presidente pochi mesi fa, ha parlato ieri di «visione miope del futuro della città, che non immagina crescita e sviluppo, che chiude ogni prospettiva di osmosi con il territorio circostante, compresa la vicina Slovenia, dalla quale, oramai – ha precisato – non siamo più separati da confini e barriere»
.

Entrando nel dettaglio, il presidente dell’Ordine degli architetti ha spiegato che
«non è possibile prevedere la presenza del Parco del mare - per il quale si prevedono di media tremila visitatori al giorno - senza un parcheggio di servizio che disponga della relativa capacità di ospitare vetture e corriere».

Dapretto ha poi puntato l’indice sull’assenza, nel Piano, di «un progetto unitario per le Rive, che vanno invece ricomprese in un unicum architettonico» e sulla decisione del Comune di «individuare nel 1918 la data spartiacque fra gli edifici che non si possono modificare e quelli sui quali si potrà invece intervenire. Dopo il 1918 – ha spiegato Dapretto –
sono stati realizzati edifici e quartieri di notevole pregio, come per esempio l’intera area compresa fra il Giardino pubblico e il viale XX Settembre, che hanno un loro prestigio e una loro omogeneità».

Il presidente degli architetti triestini ha anche ricordato che
«è comunque difficile datare molti edifici, in quanto esistono indicazioni diverse fra il momento della progettazione e quello della costruzione».
Di notevole rilievo, nella relazione di Dapretto, la «scarsa considerazione manifestata da parte dell’amministrazione comunale nei confronti del verde pubblico.
A Trieste – ha sottolineato – ogni cittadino dispone, virtualmente, di 16 metri quadrati di verde pubblico. La media nazionale – ha evidenziato – è di 94, quindi sei volte maggiore. Non si può giocare sul fatto che esiste il Carso in quanto si tratta di un’area ben definita e circoscritta, lontana dal centro cittadino, che può alzare la media solo a livello statistico, ma non sul piano della reale fruizione da parte della popolazione. Se guardiamo Trieste sotto questo aspetto – ha continuato Dapretto –
la nostra è una città cementificata al massimo». Puntuale anche la critica sul versante della mobilità.
«I mezzi pubblici
– ha affermato il presidente degli architetti – perdono ogni anno, da dieci anni, circa 10mila utilizzatori
. Il che sta a significare che, in proporzione, aumentano le vetture private che circolano per le strade. Ebbene – ha sostenuto – davanti a questo problema, si è deciso di delineare il piano del traffico prima di por mano al Piano regolatore generale, mentre i due documenti dovrebbero necessariamente camminare paralleli».

Infine Dapretto ha parlato di «necessità di aprire i confini progettuali della Trieste del futuro, tenendo presente che, a pochi chilometri da noi, crescono a grande velocità aggregati urbani come Capodistria, per fare l’esempio più clamoroso, o come Sesana o altri. I piani vanno integrati e discussi in maniera unitaria – ha proseguito – perché è questa la direzione da seguire. Trieste, come immagina il Piano, non supererà i 240mila abitanti, ma coloro che la attraverseranno saranno molti di più nei prossimi anni».


Dapretto ha concluso annunciando la convocazione di un pubblico dibattito «al quale inviteremo i rappresentanti del Comune per discutere di tutte queste tematiche».

(da Il PiCColo del 26 novembre 2009 articolo di Ugo Salvini )

Piano regolatore Trieste

Dipiazza: «Un trionfo. Pronto a recepire le correzioni della gente, ma non quello che dice la politica»
Roberto Dipiazza
Per il piano regolatore di Trieste si sta per aprire il secondo ”ciak”. Ieri si è chiuso il tempo per la presentazione di osservazioni e opposizioni da parte dei cittadini, ora si attendono solo quelle inviate per posta raccomandata. Al 20 novembre, all’ultimo sondaggio parziale negli uffici, Roberto Dipiazza ne aveva contate 290.
Ma ieri pomeriggio, in fase di chiusura, le stime finali erano schizzate a una quota compresa tra le 750 e le 800 osservazioni, complici le 300 arrivate nella sola giornata di martedì. «L’impennata in dirittura d’arrivo è normale - precisa il sindaco - ma il numero complessivo delle osservazioni rimane molto basso, molto più basso rispetto a quello registrato in occasione del Prg precedente in epoca Illy. Siamo a uno 0,4% scarso rispetto al totale della popolazione: un trionfo, bel messaggio per chi aveva tanto denigrato il documento, si vede che i cittadini hanno apprezzato. Sono pronto a recepire tutte le correzioni chieste da loro, ma non quello che dice la politica, perché domando nuovamente: dov’erano i politici che votarono il Prg precedente? Forse in Costa Azzurra con un viaggio pagato dai progettisti?».
L’ITER
Il capogruppo di maggioranza, Piero Camber (Fi-Pdl), oggi farà con gli uffici un’analisi di tutti i plichi e anche un’elaborazione dei dati raccolti, per poi parlarne pubblicamente domani assieme agli altri capigruppo di maggioranza. L’inclinazione è la stessa: «Accoglieremo il più possibile le esigenze specifiche dei cittadini, per singole necessità del loro terreno, della loro famiglia, se le domande arriveranno dalle imprese l’esame sarà invece, come dire, molto più approfondito». Osservazioni e opposizioni dovranno essere vagliate dagli uffici che ne controlleranno la compatibilità, quelle accettate saranno viste e votate una per una dal consiglio comunale.
LE VARIABILI
Intanto tra le varie anime politiche del consiglio le opinioni divergono: chi dice che ormai l’impianto del nuovo disegno urbanistico della città è fatto, e nella sostanza non può più essere cambiato, e chi ritiene invece che i giochi siano tutti ancora aperti, fino al giorno della definitiva approvazione (dopo il vaglio della Soprintendenza e della Regione, che può imporre prescrizioni). In più si aggiunge il Piano particolareggiato del centro storico, che avrà una storia a sé, come un secondo Piano regolatore: Camber ipotizza possa essere adottato entro Natale.Sulla materia scende poi il Piano casa della Regione che recepisce quello nazionale: 20% di libera costruzione in più in centro, 35% in costiera. Vincoli cittadini stracciati? O il Comune può difendere le proprie scelte «non cementificatorie»? Anche qui i pareri divergono. Per il verde Alfredo Racovelli «non c’è niente da fare, chiederò comunque - aggiunge - che si spieghi nel concreto che cosa questo piano edilizio comporta per Trieste.
Il Piano regolatore nella sua sostanza comunque è blindato, ormai non si può più cambiar niente».
L’OPPOSIZIONE
Non così la pensa il Pd. Il capogruppo Fabio Omero con Bruna Tam ha depositato cinque osservazioni. I due consiglieri chiedono che per le zone «strategiche» (Fiera, Caserma di Banne, Burlo, Ortofrutticolo, ex Bianchi) la decisione su che cosa farci sopra torni in capo all’iniziativa pubblica. Il nuovo Prg la lascia ai privati. Chiedono che il progetto del Parco del mare sia corredato da credibili indicazioni su parcheggi e viabilità. E che il Piano casa regionale «non si applichi affatto alla Costiera».Per Iztok Furlanic di Rifondazione comunista «il Prg va migliorato, ribadiremo i nostri emendamenti, il difetto peggiore è che il Carso viene destinato a zona dormitorio senza alcuna possibilità di sviluppo economico, e inoltre bisogna impedire che il Piano casa regionale consenta ampliamenti edilizi in Costiera. Secondo noi si può ancora intervenire su tutto il documento».

(da Il PiCColo del 26 novembre 2009)

25 novembre 2009

Tutte le strade portano...


Mobilità sostenibile nell'area veneziana, tra Passante verde e Veneto city.

All'interno del corso di Infrastrutture e Paesaggio tenuto dal Prof. Adriano Venudo la Prof.ssa Alessandra Marin terrà una conferenza sul "caso del passante di mestre" e sul primo progetto italiano di inserimento paesaggistico di un'autostrada di 3° generazione.

Dove e quando:
Lunedì 30 novembre, ore 17
aula 2A, edificio H3
piazzale Europa, Trieste