" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "

10 marzo 2009

Piccolo resoconto dell'assemblea degli studenti del 09/03/2009

Ieri sera dalle 18:00 fino alle 19 inoltrate, in aula AB del terzo piano H3 si è svolta l'assemblea straordinaria degli studenti della nostra facoltà (architettura).
All'evento, organizzato dai quattro rappresentanti degli studenti e pubblicizzato da questo blog hanno partecipato circa un centinaio di studenti...Qui troviamo due lettere aperte, scritte da due mani appartenenti al Gruppo CtrlX con una personale visione della giornata di ieri.
Buona lettura!


Ieri sera dalle 18:00 fino alle 19 inoltrate, in aula AB del terzo piano H3 si è svolta l'assemblea straordinaria degli studenti della nostra facoltà (architettura).
All'evento, organizzato dai quattro rappresentanti degli studenti e pubblicizzato da questo blog hanno partecipato circa un centinaio di studenti (i circa 80 posti non bastavano a contenere tutti gli studenti) non ché il consigliere regionale Piero Camber, il consigliere comunale Everest Bertoli ed il Prof. Vittorio Torbianelli, unico professore che ha accolto l'invito (via mail) lanciato dai rappresentanti.
Fatto il punto su quanto accaduto fino ad oggi da parte dei rappresentanti degli studenti, i tre invitati hanno poi esposto le loro posizioni in merito alla questione.
Sono succedute molte domante e molti interventi degli studenti, prontamente ribattuti dai 3 invitati. Il clima è stato acceso ma sempre nei limiti di un dibattito legittimo e democratico.
Debbo sottolineare come il Prof Torbianelli sia stato l'unico professore a sobbarcarsi l'onere di fare da sparring partner agli accaniti studenti.
Lo stesso professore ha sottolineato che lui era presente per sua iniziativa e non come portavoce del consiglio di facoltà.
Credo che una maggior partecipazione da parte del corpo docente e sopra tutti il Preside, il Prof. Giacomo Borruso, avrebbe indubbiamente arricchito il dibattito.

Quanto deliberato dall'assemblea è che oggi, 10 marzo 2009 in consiglio di facoltà i 4 rappresentanti degli studenti richiedano al consiglio stesso di non firmare nessun documento programmatico di trasferimento della Facoltà a Gorizia (o altrove) senza che il consiglio, il corpo docente, il Preside, il Magnifico Rettore abbiano prima indetto un'assemblea di facoltà aperta a tutti gli studenti (esemplare il senso civico di uno studente straniero che ha partecipato al dibattito con buono spirito. Mi sorge spontanea una domanda: ma tutti gli altri 600 studenti della facoltà perché non son intervenuti all'assemblea con lo stesso senso civico ?).
Auspicando però che questa futura assemblea sia uno strumento per cercare una soluzione concordata studenti-docenti-amministrativi sulla questione trasferimento.

Altra importante richiesta di cui i rappresentati si faranno carico di porre al consiglio è quella di poter rendere partecipi alcuni studenti nella formulazione dei documenti tecnici riguardanti le nuove forniture dell'eventuale nuova sede, nonché di poter partecipare ai sopralluoghi (già effettuati a Gorizia) nelle future sedi.

Speriamo che la facoltà, nella persona del Preside, e l'università, nella persona del Magnifico Rettore ci rendano veramente partecipi della vita della facoltà, di cui noi studenti siamo il cuore pulsante e soprattutto che comunichino con noi a quattr'occhi.

Concludo questo resoconto con una frase del prof Torbianelli "Gli studenti non sono pacchi postali!": è vero e lo stiamo gridando a gran voce, ma se rimarremo ancora una volta esclusi dal dibattito decisionale, vorrà dire che qualcuno invece ci considera solo e solamente dei pacchi postali!

Franz Funkytecture

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Ieri si è tenuta un’assemblea straordinaria degli studenti in merito al trasferimento della facoltà a Gorizia oggetto di discussione del consiglio di facoltà di oggi 10 marzo.
Oltre agli studenti erano presenti i consiglieri Camber e Bertoli e il professor Torbianelli, unico docente ad essere intervenuto.

I rappresentanti hanno tracciato un breve riassunto dei fatti sottolineando che, a tutt’oggi, non sono state espresse ufficialmente le modalità della sede e soprattutto del finanziamento.
Per cui, anche ad opinione del rettore, se non vi saranno immediati chiarimenti il trasferimento non sarà possibile per il prossimo anno nei tempi utili.

Poi hanno preso la parola i rappresentanti delle Amministrazioni per ribadire la contrarietà di Comune e Regione. Quest’ultima in particolare mira alla creazione di un polo universitario unico e non vede di buon occhio sedi distaccate se non per l’unione di facoltà triestine ed udinesi.
Infine ha parlato il prof Torbianelli sostenendo che, pur non essendo un sostenitore della causa, ritiene che il trasferimento sia l’unico mezzo attualmente disponibile per avere una sede (attrezzata e decorosa) e un finanziamento in grado di favorire quell’eccellenza a cui la facoltà mira.
E’ nata quindi una discussione accesa in cui i politici hanno accusato Ateneo e Facoltà di una pessima gestione amministrativa e finanziaria protratta negli anni, recriminando gli sprechi e l’incapacità di fruire di fondi pubblici (18 milioni?) ancora congelati. Hanno ipotizzato la possibilità di reperire una sede in numerose strutture locali che sembrano disponibili. E infine hanno concluso che comunque, oltre alla solidarietà nei confronti degli studenti (che non sono pacchi postali da vendere al miglio offerente!), ne Regione ne Comune scuciranno un soldo.
Torbianelli, che si è preso il ruolo di “uno contro tutti”, ha fatto mea culpa (a nome del preside?) ammettendo una cattiva gestione passata e anche una mancanza di trasparenza e dialogo nei confronti degli studenti.
E ha proposto un piano alternativo.
Tutti gli studenti che hanno iniziato a Trieste continueranno gli anni regolari qui, mentre a Gorizia andrà il primo anno prossimo e poi a seguire ogni anno fino al completamento.
Questo anche perchè attualmente non c’è la disponibilità per ospitare tutta la facoltà e servirà del tempo per adattare progressivamente gli spazi ad aule, atelier, laboratorio plastici, ecc. Ciò sarà possibile con il finanziamento previsto, sull’ordine dei 300.000€ all’anno per 5 anni, che saranno utilizzati per ristrutturare e arredare la sede, per pagare i contratti dei docenti non strutturati con cospicui aumenti dei compensi per pareggiare i disagi di viaggio e attirare nuove figure di spicco, e promuovere attività extra didattiche.
Ha proposto di promuovere un comitato studentesco per seguire la progettazione degli spazi e di posticipare la votazione definitiva a un prossimo futuro in cui saranno chiariti i termini sostanziali dell’operazione.

Personalmente ritengo che Torbianelli abbia gestito la questione con grande abilità. Innanzitutto va ringraziato per essersi esposto di persona mentre tutti gli altri docenti se ne sono lavati le mani. Ha ammesso le colpe della presidenza dando ragione agli studenti di sentirsi trattati male, e intanto ha presentato una proposta che apparentemente salva capra e cavoli: gli studenti attuali non si spostano; la facoltà resta per il momento a Trieste e contemporaneamente va a Gorizia; si prende tempo per allestire la nuova sede; e intanto si utilizzano i fondi per gestire anche la vecchia.

Conclusione:
  • il primo anno va a Go, senza sede (solo una o due aule), senza biblioteca (serve qua) e senza possibilità di confronto con i ragazzi e docenti degli anni precedenti. (c’è da chiedersi poi come saranno gestiti seminari, conferenze ecc.)
  • saranno chiamati docenti di spicco, ma per fare lezione a chi? a quelli di qua o a quelli di la? a tutti e due? o qualcuno ci rimette in formazione?
  • per gli anni a seguire Gorizia si strutturerà in una splendida sede, per quelli che ci andranno, mentre quelli che rimangono continueranno a far lezione accampati, con difficoltà a trovare i docenti e a seguire corsi rimasti indietro, ma tanto saranno solo gli ultimi dimenticati di una gestione precedente.
  • va beh, è solo un problema di transizione…. (ma noi non dovevamo non essere dei pacchi postali?), peccato che appena si concluderà lo spostamento finiranno anche i 5 anni di finanziamento, (forse qualcun altro offrirà dei soldi, magari a Palmanova o a Tolmezzo?)
  • -infine c’è da chiedersi: se la facoltà ha avuto al suo inizio 5 anni di finanziamenti della CRT doppi rispetto a quelli proposti ora, e non è stata in grado di ottenere una sede, rendersi autonoma (pur con più di 600 iscritti) e diventare un polo di eccellenza, ci vuole molta fiducia per pensare che questa nuova virata, con una gestione praticamente uguale, sarà in grado di creare qualcosa di così buono.
  • i maligni potrebbero immaginare che sia una manovra, a caso, per arraffare qualche anno di ossigeno, o, forse, per crearsi una nuova verginità.

Jo

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