" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "

05 aprile 2011

Experience Finland_Il reportage


In una sala conferenze gremita si è aperta al museo Revoltella la mostra sull'architettura finlandese “Experience Finland”. L’incontro di apertura ha visto la partecipazione del sindaco di Piazza, dell'ambasciatore finlandese in Italia – reduci da un giro turistico per la città - e dell' architetto Janne Teräsvirta.
Ricordando che oggi  il rapporto tra i 2 Paesi alle estremità opposte del continente è favorito da grosse realtà aziendali che vedono a Trieste un importante snodo, l'arch. Teräsvirta ha presentato alcuni dei suoi lavori: nel segno della continuità dei maestri dello spirito finlandese con le nuove generazioni di progettisti ed esempio della capacità del paese baltico di promuovere architettura ricercata pur nelle difficoltà di budget che non sono esclusiva delle amministrazioni nostrane...
L’atmosfera ovattata della sala conferenze ha lasciato posto alla curiosità dei visitatori degli spazi affollati dell’esposizione per sfociare poi nel chiassoso aperitivo presso lo Spazio Cavana dove i drink locali hanno accompagnato alcune “delicatessen” finlandesi: ottimo mix.

Finita la conferenza, abbiamo fatto due chiacchiere con il relatore e una breve intervista con il presidente dell'ordine degli Architetti di Trieste, Andrea Dapretto.





Il rapporto che ogni architetto finlandese ha con Aalto, ci spiega Janne Teräsvirta, è ben differente da quello che si potrebbe avere con altre grandi figure, come ad esempio Le Corbusier.
Di quest'ultimo, infatti, non è possibile affermare la piena nazionalità: non sarebbe giusto, infatti, dire che egli è svizzero, piuttosto che francese. La grande contraddizione è che i diversi architetti vengano spesso accomunati sotto uno "stile internazionale", un insieme di regole che andavano bene per condizioni e scenari anche diversi.
Con Aalto il discorso è differente ci conferma Teräsvirta. La sua atipicità sta nel fatto che tutti, finlandesi o meno , ne riconoscono l'appartenenza ad una cultura con un'esatta collocazione geografica. 
Questo senso di appartenenza viene condiviso da tutti gli architetti finlandesi che vedono in Aalto un modello da seguire ancor oggi.
Non c'è da stupirsi, quindi, se alcuni dei progetti presentati possano presentare tratti famigliari ai lavori di Aalto. Ciò che ad un primo sguardo potrebbe sembrare un immobilismo culturale è in realtà il risultato di una tradizione che continua con regolarità e sistematicità da più di 80 anni.

Insomma per Alvar Alto non vale il detto "Nemo propheta in patria".

INTERVISTA AD  ANDREA DAPRETTO:



È stato un anno molto proficuo per quanto riguarda mostre, eventi, si sono svolte molte manifestazioni con l'architettura come protagonista, Piazza dell'Architettura, la mostra sul Liberty, etc..

Si percepisce un maggior interesse della città nei confronti della nostra disciplina? Si stanno muovendo le acque?
Le acque dobbiamo smuoverle noi, Trieste è una città che non ha dato molto ascolto all'architettura da molto tempo. Sono tuttavia fiducioso per le risposte delle iniziative che si stanno facendo, grazie anche all'impegno del Comune, che ci sta supportando in questo.
Ritengo che muovere le acque sia un impegno che spetta a noi architetti: la nostra missione in questo ambito è in qualche misura far parlare di architettura e parlare di architettura non solo tra gli operatori del settore, ma, soprattutto, arrivare ad un pubblico il più vasto possibile.
Oggi abbiamo visto una serie di progetti architettonici e di design di un paese che riesce ancora a proporsi a livelli altissimi.
Pensa che abbiano trovato la ricetta per la felicità?
Non credo. Ritengo piuttosto sia frutto di una ricerca e di un'attenzione verso l'uomo e verso la qualità della vita. 
La vera ricetta è la volontà del non fermarsi nella ricerca, nella volontà di migliorarsi e non considerare mai la città come un punto d'arrivo, ma come un organismo che ha bisogno delle sue stratificazioni del passaggio del tempo e dei segni del tempo. La ricetta della felicità non può essere uno schema definitivo, ma è un processo che deve esser fatto un gradino dopo l'altro, giorno per giorno.

E in quest'ottica Piazza dell'architettura continuerà nel suo processo? Ci sarà una piazza dell'architettura 2?
Sì, e sarà Piazza dell'architettura uno, quella era la zero.
L'idea che stiamo valutando è di renderla biennale e annuale.
Realizzare un sistema di piazza dell'architettura bi annuale: una come l'abbiamo fatta con una certa portata, lunghezza e durata e, nell'anno d'intervallo, stiamo ragionando se realizzare una sorta di short edition, in modo da mantenere il lavoro fatto e di rilanciare alcuni temi.
L'ipotesi è che la long edition vada a riflettere di più su temi generali, questioni che potrebbero interessare paesi a noi vicini, lavorando su una scala maggiore, mentre le short edition potrebbero essere delle edizioni più mirate ai temi del nostro territorio e della nostra città.
L'obiettivo dell'ordine è continuare a lavorare interfacciandosi sia con enti quali Regione, Comune, Provincia, ma anche con associazioni e realtà sul territorio, per continuare una ricerca sull'architettura, perché alla fine la questione rimane quella.


Francesco, Ignazio eLorenzo



MEMO_Eventi collaterali Experience...Finland
Conferenza del Preside della Facoltà di Architettura di Trieste Giovanni Fraziano


Mercoledì 6 aprile 2011 ore 17.30 


INCONTRO: "PERCORSI ACCIDENTALI"
Auditorium del Museo Revoltella di Trieste – Via Diaz, 27 

Gli architetti nordici e i loro viaggi di formazione verso il Mediterraneo in un incontro aperto agli studenti e al pubblico a cura di Giovanni Fraziano, Preside della Facoltà di Architettura di Trieste. 


L'incontro è inserito nel programma di Experience...Finland. Organizzato dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Trieste, Experience...Finland è un evento itinerante che, attraverso l'architettura e il design, intende diffondere la cultura finlandese dell'abitare attraverso una serie di appuntamenti aperti a tutti, che possano essere occasione di incontro, confronto e aggregazione non solo per i professionisti del settore. All'evento collabora anche la Facoltà di Architettura di Trieste, che ha dato un concreto contributo attraverso la disponibilità del Preside Giovanni Fraziano a tenere la conferenza.

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