" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "

19 dicembre 2008

Giornata di lauree in facoltà



19 dicembre 2008, giornata di lauree alla facoltà di architettura e come tale è un evento sempre interessante, emozionante ed architettonicamente stimolante.
Si vedono idee di riuso, progetti ex-novo, progetti realistici ed altri virtuali, ma tutti pieni della forza vitale propria dell'atto creativo....
I segni di questa forza traspaiono a volte da tratti ironici che vengono dati ai progetti (come i nomi dati alle parti del campeggio per la laguna di Grado da Miriam Avon o le cartoline usate per esplicare una parte del progetto XII torri per il waterfront di Lignano di Thomas Odorico).
Molto interessanti sono stati i progetti di Chiara Ferrarato ("Progetto I.U.S.S. a Trieste: tra architettura e movimento. Riqualificazione del polo
universitario di Valmaura"), un complesso architettonico che reinterpreta i caratteri dinamici delle opere decostruttiviste di Zaha Hadid e Steven Holl, senza scadere
nel banale espressionismo ma mettendo al centro dell'iter progettuale l'interazione tra spazi colletivi funzionalmente anche molto diversi.
Molto affascinante è stato il progetto di "Una nuova biblioterca per il campus universitario di Trieste: spazi collettivi ipogei" redatto da Michela Lenardi, Daniele Medeot ed Alessandra Rinaldi, in cui
si propone l'ubicazione di una biblioteca ipogea da crearsi al di sotto dello spiazzo tra le due ali dell'edificio centrale del campus universitario.
Questo progetto, a detta del Prof. Fraziano pone l'accento sulla presenza di molte biblioteche di facoltà e dipartimenti spesso ospitate in sedi momentanee o non idonee le quali troverebbero una ubicazione ottimale
proprio nel luogo centrale e maggiormente significante della vita dell'ateneo giuliano. Questo progetto ha dovuto poi tener conto dei limiti severi imposti dall'edificio stesso quali spazi limitati e tecniche costruttive diverse, ma questi non hanno rappresentato
un ostacolo, anzi, sembra siano stati la molla che ha dato vita ad un progetto architettonicamente molto interessante.
Segno della forza positiva dell'agire di questi futuri architetti si vede anche nel bel progetto di riqualificazione/ridestinazione d'uso della fabbrica missilistica di Rijeka "Torpedo:riqualifica di una fabbrica di morte" di Dean Vukusic, il quale ha dato nuova vita ad una ex fabbrica da anni abbandonata.
Per concludere questa piccola carrellata di progetti, il lavoro di Alberto Cominelli merita un'attenzione particolare. "Realtà virtuale, una facoltà di architettura su Second Life" non è un banale trasporre su un social-network virtuale una facoltà d'architettura, ma è stato un
lavoro di ricerca e feconda creazione di un modello generatore di conoscenza da trasporre nella forma grafica della spazialità virtuale. Una spazialità, come diceva il Prof. Corbellini, che si discosta dalla realtà per mancanza di correlazioni note (una stanza virtuale può apparire visivamente piccola all'esterno e sconfinata al'interno) all'architettura reale.
La matrice del progetto della facoltà virtuale è stata la forma a spirale (che può espandersi all'infinito in uno spazio virtuale) unito alla sezione aurea ed al Modulor di Le Corbusier il tutto sviluppato in 3 dimensioni.
Questa facoltà virtuale permetterebbe davvero una maggiore interrelazione tra gli studenti reali della facoltà stessa; pensiamo solamente ai progetti di tutti gli studenti della facoltà visionabili virtualmente, vorrebbe dire allargare gli orizzonti del confronto tra studenti, i quali potrebbero interagire superando i limiti fisici (non si può essere presenti sempre ed ovunque) ed incrementando la possibilità di discussione grazie proprio al mezzo telematico.
Purtroppo non son riuscito a seguire tutte le lauree, ma se la facoltà virtulae fosse già realtà, avrei potuto consultare i progetti, rivedere i video delle lauree di tutti gli studenti che hanno preso parte ad un momento sempre interessante della nostra facoltà."

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