" questo spazio è stato pensato per dare un’opportunità agli studenti di architettura di Trieste di trovarsi, conoscersi e scambiarsi notizie informazioni esperienze….
come tutti sappiamo bene la situazione della facoltà è piuttosto precaria: mancanza di una sede, carenza di spazi, penuria di attrezzature, precarietà dei docenti… sono tutte condizioni che minano le nostre possibilità di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena e produttiva. "

21 aprile 2009

Tracce di muro di Berlino 1961-1968


Per quaranta anni, tra il 1949 e il 1989, non vi fu una sola Germania ma due Germanie: la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca. Due mondi agli antipodi, emblematici di opposte ideologie. Oggi, a venti anni dall’implosione del regime che l’aveva creata, è ancora difficile parlare di ciò che è stata la Germania Democratica. La Rdt ha sempre suscitato sentimenti contrastanti.


Per quaranta anni, tra il 1949 e il 1989, non vi fu una sola Germania ma due Germanie: la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca. Due mondi agli antipodi, emblematici di opposte ideologie. Oggi, a venti anni dall’implosione del regime che l’aveva creata, è ancora difficile parlare di ciò che è stata la Germania Democratica. La Rdt ha sempre suscitato sentimenti contrastanti. Certamente, per gli appassionati del Socialismo Reale, la scomparsa della Rdt è stata vissuta come l’inabissarsi della mitica Altantide. Viceversa per chi vedeva nel Muro di Berlino un simbolo della barbarie totalitaria, la sua caduta ha rappresentato una vittoria della democrazia. Le reali condizioni di quanti vivono nel territorio della Germania Orientale, se mai hanno interessato davvero qualcuno, sono oggi problema della Germania Federale, che le negative congiunture economiche hanno infine relegato all’ultimo posto dell’agenda politica tedesca. Eppure quel paese che non esiste più, dissolto con le picconate al muro che avrebbe dovuto proteggerlo, seguita ancora a vivere nei recessi più profondi della mente di milioni di persone. Per coloro che ne sono usciti con la vita professionale e privata distrutta, la Rdt seguita a essere ragione di incubi indescrivibili, per altri, invece, che non riescono ad adattarsi alle dure leggi del capitalismo, si è trasformata in una forma così peculiare di nostalgia da essere stata denominata “ostalgia”.

A vent’anni di distanza da quel 1989 che ha visto la caduta del Muro, l'Associazione Alpe Adria Cinema e il Goethe Institut di Trieste, a proseguimento della giornata già dedicata a questo anniversario durante l’ultima edizione di Trieste Film Festival, organizzano la rassegna cinematografica: “TRACCE DI MURO - BERLINO 1961-1989” nell'ottica di offrire originali spunti di riflessione su uno degli e venti storici che ha cambiato il corso della storia del XX secolo. 10 i film di questo primo appuntamento, che si terrà al Cinema Ariston di Trieste dal 27 aprile al 1° giugno con cadenza settimanale: dal documentario Die Mauer di Jurgen Böttcher girato nel 1990, lucida testimonianza su quella fatidica giornata del 9 novembre 1989 e su quello che successe a Berlino nei mesi a venire, a classici come Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders e Berlin, die Symphonie einer Grosstadt (Berlino - Sinfonia di una grande città) di Walter Ruttmann, a Coming Out di Heiner Carow l’unico film a tematica omosessuale uscito in Germania Est e Hedwig - La diva con qualcosa in più, il gay-musical di John Cameron Mitchell, fino all’irriverente Toto’ e Peppino divisi a Berlino di Giorgio Bianchi.

Ecco il primo appuntamento:

LUNEDÌ 27 APRILE – CINEMA ARISTON

ore 18.30

DIE MAUER (Il Muro) di Jurgen Böttcher, Germania 1990, col. & b-n, 99’ (v.o. tedesca, sott. italiani).

Memorabile documento sullo smantellamento del Muro: turisti giapponesi lo fotografano, bambini di origine turca ne staccano i pezzi e lo vendono, le tv di tutto il mondo lo immortalano come sfondo, il tutto sotto lo sguardo delle guardie che prima controllavano il Muro e che ora non hanno più un lavoro.
ore 20.30

IL CIELO SOPRA BERLINO di Wim Wenders, Germania Ovest 1987, b-n & col., 130’, con Bruno Ganz, Otto Sander, Solveig Dommartin, Peter Falk (v. italiana).

“Berlino era ancora una città divisa. Ci vivevano due popoli diversi, sebbene evidentemente parlassero la stessa lingua. Il cielo era l’unica cosa che a quei tempi unisse la città.” (Wim Wenders). Per gentile concessione di Ripley's Film. In collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale


Si ringraziano: Cineteca Goethe-Insitut Italien, duffogroup, Mondo Home Ent., Medusa Film, Medusa Home Video, Nexo, Ripley’s Film.



Per info generali o sulla rassegna “Tracce di Muro” chiamate lo 040 3476076 o visitate il nostro sito www.alpeadriacinema.it


Per sapere come diventare soci di Alpe Adia Cinema mandate una e-mail all’indirizzo news@alpeadriacinema.it

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